Il pianeta dei venti di George R.R. Martin, Lisa Tuttle

Maris è l’eroina indiscussa di questa storia scritta a due mani da George R.R. Martin e Lisa Tuttle.
È una favola ambientata nel pianeta dei venti, un mondo retto dal dualismo di terragnoli e volatori. Questi ultimi detengono gelosamente una tradizione che li vede uomini volanti, incaricati di portare messaggi da un territorio all’altro proprio grazie a quelle ali che, secondo la loro legge, vengono tramandate di padre in figlio.

Maris è un’umile figlia di pescatori, ha un amore innato per il volo e, per poter acquisire la libertà di volare, sarà costretta a lottare contro la loro ferrea legge, che non ammette terragnoli tra le loro fila. Assistiamo a diverse fasi della vita della protagonista: l’infanzia, in cui viene brevemente narrato l’incontro con quello che diverrà il suo padre adottivo, un esperto volatore che l’aiuterà a sviluppare la sua abilità di volatrice innata; l’adolescenza, che la vede battersi ardentemente per ottenere e mantenere le ali e il diritto di volare; la maturità, in cui, ormai donna, e finalmente volatrice a tutti gli effetti, gestisce l’accademia di Ali di Legno nata dai suoi sogni, creata per permettere a terragnoli comuni, con le sue stesse passioni, di esercitarsi per sfidare i volatori di nascita e provare ad ottenere le ali, se lo desiderano.
La Maris dell’ultima fase ha passato i 40 anni ed un incidente le ha precluso definitivamente il volo e deve reinventarsi, trovare una nuova strada; è nuovamente in una fase di cambiamento sofferto, perché autoimposto, e di battaglie: questa volta uno scontro diretto tra volatori e terrieri, nel quale darà ancora una volta prova di tutto il suo coraggio e finalmente l’amore per il volo avrà la meglio su ogni pregiudizio o difficoltà.

Il pianeta dei venti è un romanzo di formazione in cui la maturazione della protagonista non cessa mai di completarsi, e ad ogni età riesce sempre ad apprendere nuove cose. Essa spesso si trova divisa tra dovere e piacere ma lo scegliere spesso la seconda strada, piuttosto che la prima, non comporta necessariamente conseguenze errate. E, pur essendo una favola, è in grado di conservare un legame con la realtà attraverso la descrizione dei sentimenti dei personaggi, così ricchi di sfumature ma, soprattutto, attraverso la veridicità e la concretezza di un concetto che permea l’intero testo: la vera sfida non è raggiungere un risultato, bensì mantenerlo.