Il profumo delle rose inglesi
- Autore: Anna Scarsella
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2014
Anna Scarsella è nata a Lecce, nel Salento, dove vive. Lavora come insegnante di storia e filosofia in un liceo scientifico della sua città. Adora leggere e scrivere. Nel novembre del 2014 è uscito per Musicaos edizioni, il suo primo romanzo, un noir dal titolo “Il profumo delle rose inglesi”.
- Come è nata l’idea di questo noir?
L’idea è nata dalla passione che ho per il mistero, per tutto quello che non si rivela in modo immediato ma che ha bisogno, perciò, di uno “sforzo” da parte dello scrittore prima e del lettore dopo, per essere compreso, perché è al di là di ciò che appare. Chesterton mi ha fatto capire, con i suoi libri, che tra filosofia, che insegno, e il giallo, che leggo e scrivo, c’è uno stretto legame: entrambi vanno al di là dell’apparenza per cogliere ciò che è celato. E’ lo streben, come lo chiamavano i romantici, l’essenza del giallo e, in generale, della riflessione filosofica. Ed è la sfida al lettore che ha motivato la scelta del genere per questo mio primo romanzo.
- Qual è il mistero che la storia deve rivelare?
In realtà ci sono vari misteri nel romanzo. Misteriosa è la mente sconvolta dalla malattia dei pazienti di Elise, la psicoterapeuta protagonista della storia ambientata in una cittadina del Salento dal nome immaginario di Malecuti. Misteriosa è la scomparsa di Barbara, una delle giovani pazienti del suo studio. Misteriosa e cospiratrice è la varietà della folla di personaggi che, bisognosi di aiuto, ruotano intorno alla nostra “ eroina”. Elise si trova così, suo malgrado ad indagare su tutti questi misteri in un continuo confronto con menzogne, passioni e debolezze tutte umane.
- Ma chi è veramente Elise?
Non è la classica eroina dai superpoteri o dalle incredibili capacità abduttive alla maniera di Holmes o di Dupin. E’ una donna come tante, che dubita, che ama e che viene ingannata, che a volte vorrebbe fuggire, andare lontano e rifugiarsi nella catartica cittadina americana di Goose Creek, sull’Atlantico, dove vive John, suo padre. Ma sa bene che non lo farà mai perché la gente ha bisogno di lei e, soprattutto deve risolvere il mistero della scomparsa di Barbara.
- Perché “Il profumo delle rose inglesi”?
E’ nelle parole di John il senso del titolo:
"… in fondo il tuo lavoro somiglia molto a quello che faccio io qui, in questo piccolo giardino. Come te… coltivo con cura e dedizione, con pazienza e amore le mie adorate rose inglesi rampicanti... Solo dopo tanta fatica uscirà da quelle rose il meraviglioso profumo che inonda la mia veranda… Non curi anche tu i tuoi pazienti... per poter, infine, godere della loro guarigione… del profumo del loro successo?"
- Anche la scelta dello stile ha un suo motivo?
Sempre Chesterton diceva che “l’anima della fiction gialla non è la complessità, ma la semplicità. Il segreto può apparire complesso, ma deve essere semplice” (Come si scrive un giallo). Ecco. Anche per questo ho scelto uno stile semplice, diretto, che crea suspense, come vuole la tradizione del genere.
- E dopo questo romanzo?
E dopo ce ne sarà un altro, con la stessa protagonista. E’ già pronto il secondo episodio. Sentivo di avere ancora qualcosa da dire su Elise.
Il profumo delle rose inglesi
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