Il ritratto di Dorian Gray
- Autore: Oscar Wilde
- Genere: Classici
Analisi dei personaggi: I tre personaggi maschili descritti nel romanzo "Il ritratto di Dorian Gray" sono Dorian Gray, Basil Hallward e Henry Wotton.
Dorian Gray è un giovane di bell’aspetto e dai nobili sentimenti, che nella vita non fa nulla, se non coltivare eleganza e amicizie. La sua non completa maturità lo porta a lasciarsi influenzare dalle idee di Wotton, che lo conducono sulla cattiva strada. Dorian vive di apparenze, che causano un’involuzione, insoddisfazione, fino al disgusto di se stesso.
Lord Henry Wotton è il classico edonista, uomo nobile, scettico e narcisista. E’ un osservatore della vita ed amante del piacere. Conforme al villano shakesperiano, rappresenta la cattiva coscienza di Dorian.
Basil Hallward è un artista, un pittore, colui che plasma la Bellezza. Da alcune espressioni si capisce come sia invaghito di Dorian, forse anche solo della bellezza della sua persona e dei suoi modi di fare. Rappresenta la coscienza morale di Dorian e, come tale, viene ucciso dal protagonista.
Trama e analisi: L’artista Basil Hallward ha dipinto il ritratto di Dorian Gray, suo giovane ed affascinante amico. Un amico di Basil, Henry Wotton, incontra Dorian e lo incita a godersi a pieno la sua giovinezza. Henry convince Dorian che la bellezza e il piacere sono tutto nella vita e che il tempo per goderne è sempre breve. Per lui, la Bellezza è una forma di genialità, che non ha bisogno di essere spiegata, è la meraviglia delle meraviglie e possiede un diritto di sovranità su ogni cosa. Egli spiega come la Natura abbia la capacità di rigenerarsi, sconosciuta invece agli essere umani, che non possono tornare alla giovinezza perduta, ma degenerano in marionette ossessionate dal ricordo delle passioni di cui hanno avuto paura e dalle tentazioni a cui non hanno saputo cedere per vigliaccheria. Henry incita Dorian a non lasciarsi sfuggire nulla ed a restare sempre alla ricerca di nuove sensazioni. Dorian esprime il desiderio che sia il ritratto ad invecchiare al suo posto e questo si realizza. Dorian mantiene fascino e giovinezza, mentre è il dipinto, immagine della sua parte interiore, a mostrare giorno dopo giorno i segni di tempo, vizi e corruzione, diventando orrendo. Seguendo la lezione priva di morale di Henry Wotton, Dorian si abbandona ad ogni piacere proibito, fino ad arrivare all’omicidio dell’artista, che gli rimproverava il suo comportamento e a causare il suicidio della sua fidanzata Sybil e del suo amico Alan Campbell, che l’aveva aiutato, dietro ricatto, a far sparire il corpo di Basil. Le ultime pagine del romanzo racchiudono tutti i contraddittori pensieri ed emozioni che assalgono Dorian quando si rende conto di ciò che è diventato, tanto da disgustarsi di se stesso e dell’immagine mostruosa del ritratto. Nonostante sia consapevole dei delitti avvenuti, egli ritiene il dipinto e l’artista come veri colpevoli, invece che se stesso. Perdendo completamente di oggettività e pur sentendosi oppresso dal senso di colpa, non vuole confessare le sue azioni, in un ulteriore gesto di vanità e orgoglio, oltre che di vigliaccheria. Dorian ritiene che il suo vero peccato non sia stato l’omicidio di Basil, ma la sua indifferenza morale che lo ha portato, nella sua ipocrisia, ad indossare "la maschera della bontà". Decide così di distruggere il dipinto, che rappresenta la sua coscienza e l’unico testimone ed indicatore della sua colpevolezza. Dorian trafigge la tela con un pugnale, ma il gesto causa la sua morte, mentre il dipinto torna alla perfezione originale.
Ne "Il ritratto di Dorian Gray", Oscar Wilde descrive un mondo aristocratico, dove tutto è vuoto e superficiale, pur senza criticarlo esasperatamente, in quanto è il mondo a cui lui stesso appartiene. Wilde vuole però comunicare come la contemplazione della Bellezza sia un bene, ma non dev’essere fine a se stessa, dimenticando l’attenzione all’analisi interiore. E non per ultimo:
"L’amore è una cosa più meravigliosa dell’arte."
Oscar Wilde da "Il ritratto di Dorian Gray"
Il ritratto di Dorian Gray
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Ho riletto quest’opera dopo tanto tempo, rimanendone proprio affascinata. I passi più appassionanti sono l’omicidio di Basil, preceduto da un vago pentimento da parte di Dorian, che si volge alla sua vittima con gli occhi lucidi di lacrime, ma poi non trovando comprensione in lui, il suo dolore si tramuta in odio feroce; e, in secondo luogo l’epilogo della distruzione del ritratto, in cui il protagonista rivive tutta la sua vita, maledicendo il dipinto e dando ad esso la vera colpa di tutte le sue malefatte, non essendo riuscito a migliorarne l’immagine mostruosa con una piccola e vanesia opera di bontà. Opera sensazionale.
Ho ripreso in mano questo libro straordinario dopo aver visto il film, recentemente uscito nelle sale... E’ sempre un’emozione incredibile rileggere "Il ritratto di Dorian Gray", perchè Wilde regala, senza un minimo di avarizia, emozioni e suspense dall’inizio alla fine del libro. Libro che, forse proprio grazie al film, è rientrato in questi giorni nella classifica dei più venduti, ottenendo, dopo ben 119 anni dalla prima edizione ufficiale, un nuovo e meritatissimo successo...
Quadro, quadro delle mie brame …
L’uomo e la sua continua battaglia contro la forza instancabile del tempo
Un quadro, un ritratto in particolare.
E’ nello studio di Basil Hallward che ha inizio la vicenda di Dorian Gray. Viene presentato come un uomo debole e ingenuo che per la sua bellezza divina si guadagna da vivere posando come modello. Ma dal momento della stesura del dipinto inizia il suo vero cambiamento.
Spinto dal cinismo e dalle teorie di lord Herny, Dorian cambierà e porrà alla sua vita un unico obiettivo: essere bello sempre.
La sua ansia nei confronti di questo argomento lo farà schiavo della sua immagine: non solo quella che gli si presenta davanti allo specchio, ma anche quella impressa con i colori sulla tela …
Da personaggio umile e invidiato dalla società per il suo aspetto, si trasformerà in un uomo crudele, inseguito dall’incombenza della fine.
E sarà da quel momento che i paesaggi descritti prima alla luce del giorno e ricchi di odori impregnati di flagranze particolari, si trasformeranno in luoghi cupi, dove la notte sembra l’unico arco di tempo in cui descriverli per l’oscurità nei pensieri …
Il romanzo, capolavoro di Oscar Wilde, presenta dunque una narrazione “dinamica”: dalla luce al buio dei luoghi dove si svolgono i fatti, dalla felicità ai problemi esistenziali dei personaggi, dalla vita alla morte …
Nonostante la prima pubblicazione del libro si sia avuta nel 1890 su un giornale inglese, l’opera letteraria si presenta attuale più che mai.
Il dilemma adolescenziale (e non solo) sulla bellezza, di chi fa di tutto per essere bello sempre (tinture, ricostruzioni, operazioni chirurgiche volte a imbottire il seno, le labbra o gli zigomi), fa dello stesso complesso una scusa per la schiavitù eterna dell’essere umano. Perché tutto questo? Per cercare di vincere la forza del tempo che, instancabile continua a scorrere.
“Il ritratto di Dorian Gray” un avvertimento, affinchè non ci facciamo “abbindolare” dal possibile raggiungimento di un obiettivo irraggiungibile per natura.
Che dire ancora di questo capolavoro che non sia già stato detto? Oscar Wilde ci racconta la sua visione sulla bellezza. Un brutto regalo con una carta che luccica e un fiocco vaporoso saranno senz’altro ben accetti mentre un qualcosa di modesto verrà relegato ben presto nel dimenticatoio, ad accumulare polvere col passare degli anni. Dorian sembrerebbe appartenere alla seconda categoria. Non perché sia brutto, anzi, ma perché è bello soprattutto all’interno. Almeno finché non viene corrotto dalle parole di Lord Wotton. Tanto che chiede al cielo di far invecchiare il ritratto che lo raffigura al posto suo. Quel ritratto che prima era tanto ammirato, quindi temuto, relegato dietro un paravento ed infine sfregiato. Ma a farne le spese sarà proprio Dorian… Un libro di più di un secolo fa, ma ancora attualissimo, coinvolgente ed emozionante… Una pietra miliare.
Un libro davvero toccante e che rispecchia la realtà di oggi
Il ritratto di dorian gray rappresenta il manifesto della vera bellezza intesa come un insieme di purezza incorrotta come nell animo anche nello spirito. A detta dello stesso autore , per bocca del pittore Hallward, e’ il tentativo di esprimere il senso dell’ arte attraverso la sintesi della passione dello spirito romantico e la perfezione dello spirito ellenico, l Unione di realismo e idealismo, con ciò introducendo la forte critica alla società vittoriana che per metafora il romanzo stesso sviluppa, la quale ipocritamente cercava invano di rappresentare se stessa in un’aristocrazia solo di forma e non di sostanza, di nobili sentimenti e di interessi svariati ma coltivati con superficialità e senza senso di responsabilità sociale. Il personaggio di Dorian rappresenta nulla altro che il fallimento pratico di questa aristocrazia falsa solo iconografica e destinata a decadere presto sotto il peso della vacuità che le rivoluzioni sociali del secolo metteranno in in evidenza. Non ripetiamo gli stessi errori!!!
Un romanzo strano , pieno di acume, ma che non riesco ad amare.Trovo il personaggio insopportabile.