Mondadori nella Collana “Scrittori italiani e stranieri" edita “Il rumore del mondo” (pp. 756, 22,00 euro), nuovo romanzo storico di Benedetta Cibrario, autrice nata a Firenze nel 1962 da padre torinese e madre napoletana e residente a Londra.
“Penso di poter dire che la vita italiana piace moltissimo a tutti noi”. Charles Dickens a Thomas Minton, 12 agosto 1844.
Rinascere nonostante tutto, nonostante una malattia subdola abbia rovinato la pelle di un giovane e delicato volto, deturpando il futuro e corrodendo il passato, sciupando tutto. Avere il coraggio di cambiare il corso della propria esistenza, occuparsi di un’avita proprietà terriera, proprio mentre gli ideali di libertà infiammano l’Italia che anela alla propria unità nazionale.
La voce di Anne Bacon, protagonista di queste pagine, scuote e colpisce chi legge per la potenza evocativa, perché capace di farsi ascoltare nel rumore del mondo. E il vento di un’altra era alle porte, del nuovo mondo, anzi, già arrivato (siamo nel 1838 e i primi tentativi d’insurrezione contro i regimi assolutisti sono avvenuti nel 1820), e tutti, dal sovrano al suddito più umile, da questo momento in poi avrebbero dovuto tenerne conto.
Credevamo che il nostro re fosse tornato per restituirci la patria. Non volevamo essere governati da una mano straniera. Ci sentivamo italiani e piemontesi, Casimiro. Gente con una storia e una tradizione. Il tuo buon re avrebbe dovuto intuirlo. Quante bugie, invece. Ci avrebbe amati come un padre. Per essere davvero un padre bastava che conservasse quello che Bonaparte aveva fatto di buono.
Dopo il brillante esordio nel 2007 con “Rossovermiglio” (Feltrinelli 2007, Premio Campiello 2008), tradotto e pubblicato in diversi Paesi tra cui Germania, Olanda, Portogallo e Grecia, dopo “Sotto cieli noncuranti” (Feltrinelli 2009, Premio Rapallo Carige 2010) e “Lo Scurnuso” (Feltrinelli, 2011), Benedetta Cibrario si conferma scrittrice dal sicuro talento. Ha imbastito una convincente storia incentrata sulla figura di una donna del XIX Secolo dalla tempra moderna e anticipatrice, perché capace di trasformare la sua apparente sfortuna in una straordinaria opportunità di crescita.
Ogni più piccolo movimento le costava fatica. Le facevano male anche le dita, intorpidite dalla fasciatura di garza che le avvolgeva le mani.
Il romanzo, dedicato a “A mia madre e a Paolo”, che rievoca un periodo storico che vide il mondo diventare contemporaneo e le città assumere l’aspetto che hanno ancora oggi, deve moltissimo a due città, Torino e Londra “quella in cui sono arrivata a vivere da adolescente e quella in cui vivo tuttora, guidata dalle convergenze dell’esistenza. Non so se avrei mai scritto di una donna che si trasferisce in un altro mondo se non avessi provato cosa vuol dire”, precisa la Cibrario nelle pagine finali del testo.
Trama del libro
L’ufficiale piemontese Prospero Carlo Carando di Vignon, di stanza a Londra, sposa Anne Bacon, figlia di un ricco mercante di seta. Quando arriva a Torino dopo essere stata vittima del vaiolo, Anne è molto diversa. La vita coniugale si annuncia come un piccolo inferno domestico, ma il suocero Casimiro la invita a occuparsi della proprietà del Mandrone, il cui futuro sembra stare a cuore soltanto a lui, conservatore di ferro.
Tra i due si stabilisce un’imprevedibile complicità e Anne matura amore e dedizione per la vita appartata e operosa che vi conduce. La storia della famiglia Vignon s’intreccia ai fili dello spirito del tempo e a quelli della seta, e vedrà Anne Bacon, migrante di lusso e osservatrice attenta, conquistarsi un posto nella storia di un Paese che dovrà vedere scorrere molto sangue prima di potersi considerare unito.
Un re rivoluzionario e un papa liberale. Sostenuti e osannati dai giovani virgulti della più antica aristocrazia. Promettono che faranno l’Italia.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: «Il rumore del mondo» di Benedetta Cibrario ovvero la «Renaissance» di una donna dell’Ottocento
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo News Libri Benedetta Cibrario Mondadori
Lascia il tuo commento