Il sangue dei peccatori
- Autore: S.A. Cosby
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Rizzoli
- Anno di pubblicazione: 2024
“Charon è fondata sul sangue e sulle tenebre. Letteralmente e metaforicamente. […]
Sangue e lacrime. Violenza e caos. Amore e odio. Su queste pietre è stato edificato il Sud. Su tali fondamenta poggiava Charon”.
È nelle zone rurali della Virginia che è ambientato Il sangue dei peccatori (Rizzoli, 2024, traduzione di Giuseppe Manuel Brescia), il secondo romanzo pubblicato in Italia di S.A. Cosby, scrittore di thriller afroamericano – un’anomalia rispetto ai colleghi che di norma preferiscono uno scenario urbano.
Titus Crown è un ex agente dell’F.B.I. che è stato eletto sceriffo in una comunità dove il razzismo è ancora così radicato che qualcuno non avrebbe mai pensato di vedere un nero con quel distintivo.
A un anno dalla sua nomina, deve occuparsi, con la sua squadra, di una sparatoria nella locale “Jefferson Davis High School”, dove giungono con il timore che sia in atto una carneficina.
L’unica vittima risulta essere il professor Spearman, un insegnante amato da generazioni di studenti. L’assassino, Latrell Macdonald, figlio di un amico di Titus, è stato suo allievo e viene presto intercettato da due agenti che, dopo avergli inutilmente intimato di arrendersi, lo freddano sui gradini dell’ingresso.
Le sue ultime parole – “Sono diventato la morte” – sono di difficile interpretazione, almeno fino a quando Titus non riesce ad accedere al telefono di Spearman e al materiale memorizzato su alcune chiavette nascoste nella sua abitazione: contenuti agghiaccianti, immagini e filmati di torture, sette delle quali si concludono con un omicidio.
Le vittime sono bambini, tutti neri.
Latrell e Spearman facevano parte di un trio omicida, ma il terzo assassino è irriconoscibile, perché nei video girati in un ambiente pervaso da simboli religiosi indossa sempre una maschera da lupo.
Il compito di Titus – alle prese anche con un passato che lo tormenta e con un legame sentimentale che, intuiamo, non ha futuro – è trovare il colpevole e, dopo l’intuizione che gli permette di scoprire dove sono stati sepolti i corpi, avvisare le famiglie.
Purtroppo sono in molti a intralciare le indagini, in una comunità divisa tra le persone che credono nello sceriffo, persone che lo odiano a causa del colore della sua pelle e persone che sono convinte sia un traditore della sua gente.
A complicare la vita di Titus, l’arrivo di una giornalista con cui ha avuto una relazione in passato – vuole intervistarlo per il suo podcast, ma la sua presenza mette in crisi il legame con Darlene – e l’intenzione di un gruppo locale di estrema destra di organizzare una parata per celebrare la storia confederata della città, mentre il pastore Jamal Addison lo accusa di non fare abbastanza per la comunità nera.
Dopo Legittima vendetta, questo nuovo romanzo presenta nel dettaglio le procedure investigative: cercando non solo di far rispettare le regole, ma anche di rispettarle per poter fare sempre la cosa giusta, Titus segue gli indizi, cerca connessioni fra le vittime e i carnefici, indaga sui sospettati. Individuare il luogo dove vengono commessi i crimini è una priorità, ma chi sa qualcosa preferisce non collaborare: un’inutile prudenza, visto che l’assassino non vuole correre alcun rischio di essere tradito.
Ciò che distingue e conferisce consistenza e originalità alla trama è la rappresentazione della vita rurale di una piccola città di provincia – che l’autore conosce per esperienza diretta – e delle difficili relazioni tra i cittadini bianchi e neri. Ovvero, i “quattro pilastri della narrativa del Sud”: razza, classe, religione e sesso. Temi ancora tragicamente attuali, ma affrontati dall’autore senza assumere toni da predicatore.
La religione, in particolare, che permea tutto il territorio e condiziona il modo di esprimersi e di pensare degli individui attraverso le tante chiese e congregazioni che si contrappongono, divide e unisce le persone, può sfociare nel fanatismo, diventare il paravento di attività illecite e coprire scopi oscuri.
Se a tutto questo aggiungiamo criticità di ordine sociale, quali la difficoltà a trovare e a conservare un lavoro, il consumo di droga e di alcool e la corruzione, non sarà difficile intuire come Charon, una piccola cittadina in continuo cambiamento e solo apparentemente tranquilla, sia potuta diventare terreno fertile per la disperazione e per la nascita delle perversioni più estreme: nasconde segreti inconfessabili e sotto la superficie c’è quello che Titus chiama “putrefazione dell’anima”.
Lo sceriffo deve utilizzare tutto ciò che ha imparato lavorando come agente dell’FBI per trovare un serial killer in un luogo che non dispone delle risorse e della tecnologia della grande città.
La vicenda culminerà nel Festival Autunnale, quando si affronteranno apertamente razzisti e progressisti mettendo in scena contemporaneamente le cause più profonde e le conseguenze della violenza.
Autore di bestseller e uno dei nomi più noti della nuova generazione di scrittori, Cosby sa che un thriller, per funzionare, deve emozionare e creare empatia fra i lettori e i personaggi, avere ritmo e mantenere alta la suspense. Sono queste le caratteristiche di quello che è considerato unanimemente il più profondo e il più complesso dei suoi romanzi. Almeno fino a ora.
Il sangue dei peccatori
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il sangue dei peccatori
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