Il talento di essere nessuno di Luca Ward

Un nessuno che tutti noi riconosciamo: “Luca uord?!”, “Ma perché usi un nome d’arte? Qual è il tuo nome vero?”
Due esempi lampanti della vita di questo immenso artista. Eh sì, perché non puoi essere famoso, in Italia, con un nome italiano. Devi inventarti un nome che possa esser ricordato, un qualcosa che rimanga in testa. A dire il vero, nella mente e nel cuore di tutti i suoi ammiratori è impressa la figura di questo attore e doppiatore.
Prima di tutto ha iniziato a farsi notare utilizzando la voce, facendosi amare in film cult come Pulp Fiction, dove doppiava Samuel L. Jackson. Oppure ne Il Corvo, storica voce di Brandon Lee.

“Madre è l’altro nome di Dio, sulle labbra e sui cuori di tutti i nostri figli.”

Poi il grande salto, con il volto di Russell Crowe e la sua voce che urlava:

“Al mio segnale scatenate l’inferno!”

Questo è Luca Ward, un grande artista, ma prima di tutto una grande persona. Una persona come noi, che ha vissuto e vive la sua vita fra alti e bassi. Una vita che ci narrerà attraverso le parole sincere impresse con semplicità nelle pagine di Il talento di essere nessuno (Sperling & Kupfer, 2021). I dolori, le gioie, l’amore, le speranze. Le grandi opportunità che ha saputo cogliere, con sudore e con fatica, per perseguire il suo obiettivo.
Una persona che ha molti fan e, strano a dirsi in una società come quella di oggi, nessun hater. Forse qualche ammiratore un po’ sopra le righe, ma, ehi, parliamo del mondo dello spettacolo!

Fino a oggi abbiamo visto e sentito Luca sul piccolo e grande schermo. Luca il professionista, raramente Luca l’uomo. Dopo aver letto quest’opera potremo dire di conoscerlo più profondamente, di sentirlo come un amico e non soltanto come qualcuno che ha contribuito a rallegrare le nostre giornate. E solo la magia dei libri può riuscire in un intento tanto nobile.

Il talento di essere nessuno è un libro dedicato a chi ama questo grande professionista e a chi vuole leggere qualcosa di bello e reale. Certo, il massimo sarebbe sentire le parole di queste pagine attraverso la sua voce. Chissà, forse un giorno…