Il tempo di sua grazia di Eyvind Johnson

L’autore, Eyvind Johnson, scrittore svedese Premio Nobel 1974, ci riporta in Italia al tempo dei Longobardi, mentre trionfava Carlo Magno con la storia di Johanniperto Lupigis e Angila, un delicato amore adolescenziale narrato in "Il tempo di sua grazia". Ma come accade in questi casi il destino è in agguato.
Il padre della fanciulla infatti ordirà una congiura contro Carlo Magno e questo influenzerà il corso della vicenda.

La vita dei protagonisti cambia: Johanniperto ha una carriera di onori, Angila è sposata senza amore con un conte svizzero e vivrà una vita infelice fino al ricongiungimento con Johanniperto, nella morte.
Non è un lieto fine perché i protagonisti sono vittime e carnefici allo stesso tempo.

Interessante la tecnica narrativa di Johnson; ci sono una molteplicità di punti di vista e la presenza di monologhi per farci capire la psicologia dei personaggi, elemento inconsueto per un romanzo storico.
È un romanzo incentrato sul potere, sulla libertà dell’intellettuale nel mondo, sul rapporto servi e padrone (terribili le descrizioni delle tortura di Angila sulla sua serva), sull’impossibilità di un amore vero e proprio in questo mondo.
Da leggere con attenzione, perché risulta meno semplice di quanto sembri all’inizio. Il testo è però l’occasione per conoscere un periodo poco studiato della nostra storia.