Il tempo è un fiume di Pablo Maurette

Pablo Maurette pubblica Il tempo è un fiume (Salani, 2022, trad. I. Carmignani), un romanzo giallo molto particolare, costruito come un gioco di specchi, che mette insieme uno a uno tutti i personaggi che lo compongono.

Costruito con un linguaggio che è un ininterrotto flusso di coscienza, con pochissimi dialoghi, e scarsa punteggiatura, Il tempo è un fiume è un romanzo di esordio che si distingue per contenuti particolari e strutturazione della vicenda narrata non comune.

Siamo a Chicago nel 2016: un giovane studente argentino, Aaron, scompare nel nulla proprio mentre stava facendo delle ricerche per la sua tesi su Giordano Bruno. Aaron, inoltre, stava anche riflettendo su di un omicidio avvenuto anni prima, quando il professor Ioan Culian, insegnante di storia delle religioni, era stato ucciso con un colpo di pistola. Aaron compie personali indagini e poi sparisce nel nulla.

A Buenos Aires nel 2041 il fratello e due suoi carissimi amici, dopo tanto tempo, non si capacitano ancora della sua scomparsa, e in una notte leggono il suo diario. Cosa vi è scritto? Sarà utile per conoscere, finalmente, qualcosa di lui e della sua fine?

Il romanzo è molto ricco, forse troppo. In primis tratta della trasmigrazione delle anime. Suddiviso in tre parti, Il tempo è un fiume spazia tra generi letterari diversi: dal giallo al diario epistolare al romanzo filosofico. Il tutto amalgamato in un unicum di difficile risoluzione e lettura. Non per tutti, è, comunque, una lettura che si distingue e si differenzia.