Il trillo del diavolo di Carlo Lucarelli

Una foto scattata il 28 agosto 1939 a Trieste ritrae Viktor, Hana e Reinhard, tre compagni di conservatorio; giovani, hanno tutta la vita dinanzi a loro e per questo sorridono felici. Cosa potrà mai andare storto? Sono come un treppiede, insieme riescono a reggere qualsiasi cosa, sopportano tutto. L’amore è tra loro e allieta le loro giornate sebbene, purtroppo, si tenga su di un equilibrio precario e al momento loro non non lo sanno. O non lo vogliono sapere?

Ne Il trillo del diavolo (Edizioni EL, 2006) la vita fa il suo corso e muta i sentimenti dei tre protagonisti che si ritroveranno costretti ad affrontare qualcosa di molto più grande di loro. Carlo Lucarelli usa poche pagine per inondarci di sentimenti contrastanti con una storia semplice semplice che, però, esploderà all’improvviso con un fragore a dir poco assordante. D’altra parte è questa la forza di questo grande autore: riuscire a colpirci dritti al cuore con una semplicità disarmante, senza nemmeno prendere la mira.
Un libro dedicato a chi vuol leggere qualcosa che dirà ciò che ha da dire schiettamente, senza fronzoli.