Il weekend
- Autore: Charlotte Wood
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: NNEditore
- Anno di pubblicazione: 2020
Sembra così lontana l’Australia, un continente che appartiene a un mondo apparentemente altro da noi europei, eppure la scrittrice Charlotte Wood in questo romanzo duro, spietato, profondo, ci fa capire come i valori che ci accomunano, ci dividono, i sentimenti cha ci fanno soffrire, le sensazioni che ci interrogano sul motivo del nostro stare al mondo sono simili, vicine, universali. La sensazione che ho provato, leggendo Il weekend (NNE, 2020, trad. C. Baffa), è una profonda empatia con la sensibilità della scrittrice, che sa leggere fino nel profondo delle personalità delle protagoniste di questa storia facendole sentire vicine, sorelle, amiche nella loro terribile e devastante avventura lungo un weekend natalizio che parte come una vacanza e si rivela una feroce resa dei conti fra tre persone che, pur conoscendosi da decenni, scoprono, nelle poche ore trascorse insieme, abissi di lontananza, ma anche un legame che supera lo tsunami che le travolge.
Jude, Wendy e Adele hanno deciso di trascorrere a Bittoe, sulla costa sud del New Galles, il weekend di Natale: la padrona della casa dove sono dirette, Sylvie, la quarta amica del cuore, è morta da poco. Loro svuoteranno la casa, che appartiene alla figlia Gail che vive all’estero: possono prendere ciò che vogliono, scartare il resto. L’impresa si rivela difficile: in quella casa ci sono comuni ricordi felici, ma anche contrasti che ora si manifestano: Jude, ex chef e manager di ristoranti, è rigida, efficiente, direttiva, elegante; ha regalato a quella casa un magnifico divano di seta bianca e ora, all’arrivo di Wendy, disordinata, poco curata, inelegante, malgrado sia stata una grande scrittrice, impedisce con forza che il suo vecchio cane Finn, malato e decrepito, entri in casa o salga sul divano. Per ultima arriva Adele, la più giovanile delle tre, bionda, ancora dotata di un fisico invidiabile, malgrado sia un’attrice di teatro sul viale del tramonto, malinconica, sognatrice, appena abbandonata dalla sua compagna Liz.
Ognuna delle tre amiche riversa sulle altre frustrazione, senso di impotenza, delusione: Jude riordina la cucina, getta cibi scaduti, cucina per tutte, esprime le sue critiche alla pigrizia delle altre due.
Wendy nella lavanderia piena di muffa spalanca armadi pieni di ciarpame, si aggira insieme al cane Finn, inquieto, sporco e lamentoso, e ripensa alla sua vita. Il marito Lance è morto da tempo, con i suoi figli ha rapporti scarsi e difficili, la sua professione è finita; le resta il cane che adora e il ricordo dei tempi andati.
Adele, al piano superiore, ha aperto gli armadi di Sylvie, ha trovato abiti vecchi ma anche vinili che rievocano musiche dimenticate: sul giradischi che ancora resiste mette il disco dei Mamas & Papas, l’indimenticabile Monday Monday…
Le ore passano rapidamente, tra schermaglie, discussioni, ingiurie, fino a che capitano proprio la sera della vigilia due ospiti inattesi: il dramma scoppia contemporaneamente a un tifone che colpisce la casa e l’equilibrio tra le tre amiche, e forse prepara la fine di tutto il loro mondo. La luce va via, il mare si solleva, il vento soffia pauroso, lasciando le tre donne sole in mezzo a una tempesta di verità scomode, di rimozioni, di scoperte dolorose.
Il weekend è un libro bellissimo, pieno di profondità, capace di raccontare la vecchiaia (le tre protagoniste sono settantenni ancora autonome, valide, relativamente sane) con una sincerità e un tocco di realtà davvero straordinario: la mia età mi fa essere una testimone autorevole di questa storia dolorosa.
Il weekend
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