In Italia ai tempi di Mussolini. Viaggio in compagnia di osservatori stranieri
- Autore: Emilio Gentile
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2014
Dopo aver letto In Italia ai tempi di Mussolini. Viaggio in compagnia di osservatori stranieri, non si può certo provare una gran considerazione per noi italiani. Il fascismo fu un regime che trovò terreno fertilissimo in un paese che, in quel momento storico di crisi e inquietudini politico-sociali, anelava all’uomo forte, all’uomo della Provvidenza, a cui molti, troppi si sottomisero vuoi per conformismo vuoi per opportunismo. Il saggio del professor Emilio Gentile – uno dei massimi studiosi ed esperti sull’argomento - è alla portata di tutti, piacevole, illuminante.
La radiografia dell’Italia del ventennio, con le testimonianze di giornalisti, scrittori, intellettuali stranieri dell’epoca, esce variegata: in alcuni casi a tinte plumbee di una società piatta e dalla vita noiosa; in altri invece rileva entusiasmi incomprensibili di una parte dei testimoni del tempo. Gli osservatori americani, francesi, tedeschi, inglesi e portoghesi scrivevano articoli di giornale, resoconti di viaggio, libri, interviste a Benito Mussolini disegnando un paese dai mille aspetti sociali, politici, economici e di costume.
Come ci vedevano transalpini ed iberici? Che cosa dicevano di noi la Perfida Albione e i compassati teutonici? E gli ospiti provenienti dal mitico continente americano cosa pensavano del duce?
Gentile racconta come era vista e percepita all’estero la società italiana; come veniva giudicata, analizzata, criticata, elogiata, pensata dagli osservatori d’oltre confine, ovvero da coloro i quali ebbero la possibilità di passare o soggiornare da noi.
C’era chi lamentava la totale assenza di libertà cui erano sottoposti gli italiani, all’insegna di un totalitarismo sistematico, organizzato, violento e di un velleitarismo megalomane in politica estera.
Chi invece – per esempio qualche giornalista portoghese - restò affascinato dal carisma di Mussolini, esaltandone le doti di capo del governo.
Chi restava colpito negativamente dai gesti teatrali cui si lasciava andare il duce durante i suoi famosi comizi di piazza Venezia.
Chi, d’altro canto, evidenziava le difficoltà economiche, anche per l’alto costo della vita, in cui versava la gran parte degli italiani tra una parata e l’altra, soprattutto durante il periodo della politica autarchica perseguita dal governo.
Chi, ancora, ammirava i miglioramenti di efficienza e puntualità raggiunti dai dipendenti pubblici sotto il nuovo regime, rispetto a quanto non accadeva negli anni precedenti alla Grande guerra.
Il carattere nazionale degli italiani - individualista, opportunista, recalcitrante al rispetto della legalità e all’ordine, ma pronto al compromesso - emerge in toto nel corso della lettura. Nonostante i propositi del fascismo di forgiare "un nuovo modello di Italiano", in realtà siamo rimasti sempre i soliti: pronti a cogliere l’attimo buono per adattarci alla svelta dopo ogni cambio di regime, autocratico o democratico che sia.
Leggere il libro del professor Gentile aiuta a guardarci dentro, a vedere quei lati meno nobili della nostra indole: senza per questo deprimerci o autoflagellarci - ogni popolo, per carità, ha i suoi difetti -, ma soltanto prendendone atto con coraggio e onestà.
In Italia ai tempi di Mussolini. Viaggio in compagnia di osservatori stranieri
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Eh certo "entusiasmi incomprensibili", adesione per "conformismo"....
Meno male che a De Felice hanno permesso di scrivere, sennò queste opinioni sarebbero state imposte come un a lettura storica.