In nome del popolo televisivo
- Autore: Valerio de Gioia e Adriana Pannitteri
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2022
Arricchito da una prefazione a cura di Massimo Bernardini e di una postfazione di Klaus Davi, entrambi molto attenti all’importanza dei media nella vita sociale, In nome del popolo televisivo, edito da Vallecchi, esamina alcuni casi giudiziari che hanno appassionato l’opinione pubblica negli ultimi venti anni e che hanno avuto una forte risonanza sui vari programmi di approfondimento o a tema in onda sulle reti nazionali.
Non è un caso che il libro sia uscito il primo febbraio 2022, esattamente a venti anni e un giorno dal famoso delitto di Cogne che vide come protagonista l’enigmatica Annamaria Franzoni. Tra gli altri casi esaminati con la dovizia che si deve a Valerio de Gioia, un magistrato e quindi addetto ai lavori, e alla cura di Adriana Pannitteri, una divulgatrice di notizie, la scomparsa della famiglia Carretta con successiva confessione dopo numerosi anni dell’autore della strage, Ferdinando Carretta, assolto successivamente per infermità mentale e la morte del piccolo Loris Stival e dell’adolescente Yara Gambirasio.
Oltre a raccontare i casi, il libro parla soprattutto di come le situazioni siano state gestite dal mezzo televisivo che spesso ha sfruttato l’evento criminoso per cavalcare l’onda al fine di ottenere audience e addirittura retribuendo i personaggi vicini alla storia.
Il testo, chiaro e scorrevole, aiuta a valutare con cognizione di causa come l’opinione pubblica sia spesso influenzata in maniera distorta dai media e quali siano i criteri che portano la magistratura a una determinata linea di condotta che a volte può sembrare non corrispondente alla volontà popolare, ma che deve cercare il più possibile di essere avulsa da emotività o qualsivoglia influenze esterne.
Purtroppo per carenza di spazio sono solo alcuni i casi esaminati dai due autori, ma ognuno di essi è un delitto a sé stante e degno di attenzione e studio.
Un libro consigliato soprattutto a chi ha a cuore la dicotomia media/caso sociale, ma anche a chi vuole entrare nel metro di giudizio che porta alla fine a comminare una pena al di là delle aspettative altrui. A tal fine gli autori sottolineano che dell’espressione della Vulgata "pena esemplare" non vi è traccia in alcun trattato ad usum magistrati.
In nome del popolo televisivo. Da Cogne ai giorni nostri
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Un libro perfetto per...
Lettore attento e curioso, a chi ama conoscere il metro di giudizio usato dai magistrati, a studiosi di sociologia
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: In nome del popolo televisivo
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