Nella sede del Palazzo del Poeta, uno splendido e suggestivo luogo del centro storico di Palermo in cui l’arte si esprime nelle sue diverse forme quali la musica, la fotografia, la scrittura, la recitazione e lo spettacolo, sito in via Seminario Italo Albanese, si tengono periodicamente degli incontri con autori e scrittori.
La valevole rassegna letteraria denominata “Un Tè con l’autore”, ideata e prodotta da Rosa Di Stefano, ha avuto nei giorni scorsi come prestigiosa interlocutrice la scrittrice Maria Grazia Lala, di cui sono stati letti brani delle sue opere da Francesca Vaccaro.
Maria Grazia Lala è un’autrice di valore che ha maturato la sua passione per la scrittura in età adulta traendo spunto dalle diverse narrazioni ascoltate da sua madre, una donna semplice, priva di particolare cultura ma dotata di grande spirito comunicativo.
La scrittura di Lala nasce con lo scopo di mantenere perenne e intatta la memoria di coloro che non ci sono più, ma che così è come se non venissero mai a mancare, conservando una traccia indelebile del loro transito terrestre, delle loro vicissitudini, le loro gioie e i loro dolori.
I romanzi brevi di Maria Grazia Lala
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I tre romanzi brevi di Lala sono, quantunque diversi, come uniti da un comune sentire, da un legame che li unisce, e che accompagna il lettore attraverso epoche, storie e vicende non troppo remote ma che non vengono riportate dalla Storiografia ufficiale.
Sono microstorie con un punto di osservazione del tutto diverso da quello classico e stereotipato, in cui vengono descritti non i grandi e famosi personaggi storici, ma la gente comune che vive del proprio lavoro e che affronta le quotidiane temperie. Ecco così che i principali avvenimenti come il periodo Fascista o argomenti di rilievo come la Questione meridionale e il persistente divario tra Nord e Sud come pure i conflitti mondiali i processi migratori, il Sessantotto, vengono osservati, analizzati e vissuti dal punto di vista dei diretti protagonisti, gente comune che ha subito passivamente i grandi eventi pur essendone partecipe.
Ne scaturisce un fascinoso, intrigante e accattivante racconto, ordito e composto da anime, storie, eventi, uomini e donne il cui vissuto è sviluppato in una scrittura lieve, ma intensa, con alcune glosse dialettali che catturano piacevolmente l’attenzione del lettore inserendolo ancor più nei luoghi, nell’epoca e nella narrazione.
Maria Grazia Lala riesce al meglio nel suo rievocare atmosfere ed eventi passati, ma sempre presenti nella memoria individuale e collettiva.
Il tratto che le accomuna è sovente la diseguaglianza sociale e le discriminazioni, le tematiche più care, in cui coinvolge il lettore nei suoi i pregevoli e accattivanti lavori che sono stati oggetto di premi e riconoscimenti.
Con il breve romanzo Sempre di sabato l’autrice si è aggiudicata il primo premio letterario “Cunti e Triunfi”, indetto dall’Assemblea regionale siciliana, e il secondo posto al Premio Internazionale Navarro. Nel 2017 ha partecipato con un suo scritto al Festival delle Lettere, svolto al teatro Pavillon di Milano.
L’autrice lavora per la storica emittente Radio In e collabora a programmi di approfondimento culturale e di attualità. Il suo ultimo lavoro, Petra, si è classificato al primo posto nella sezione narrativa inedita romanzi XI Premio Internazionale Navarro.
Le opere di Maria Grazia Lala
Riepilogando in breve i titoli e i contenuti dei romanzi di Maria Grazia Gala:
- Era un lunedì (Pungitopo editore, 2012). Un racconto breve ma intenso dove la vicenda dell’emigrazione è vissuta da una giovane donna siciliana che, lontana dalla terra natia, osserva un’Italia piegata dalla guerra e dalle nequizie delle leggi razziali del 1938.
Recensione del libro
Era un lunedì
di Maria Grazia Lala
- Sempredisabato (Pungitopo Editore, 2017) è un libro sulla memoria, sui luoghi e sul vissuto di una generazione post sessantottesca, sulle speranze e sulle attese che talora si spengono. Un viaggio nel passato che è anche un viaggio nel presente.
Recensione del libro
Sempredisabato
di Maria Grazia Lala
- Infine Petra (Pungitopo editore, 2019) in cui il narrato principale è riferito a una vicenda che vede protagonisti Petra e Agostino, due innamorati “la torre ed il mare” che decisero di convolare a nozze quantunque lui fosse prossimo a partire per la guerra in Russia da cui non farà ritorno e lei rimarrà la “signorina maritata”.
Petra
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Un incontro con la scrittrice Maria Grazia Lala al Palazzo del Poeta di Palermo
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