Indagine non autorizzata di Carlo Lucarelli

Certe verità non fanno bene. Il cadavere di una prostituta viene ritrovato su di una spiaggia nei pressi di una grande e meravigliosa villa, un cadavere che darà inizio a "Indagine non autorizzata".
Fin qui nulla di eclatante, comunque una notizia che si scorda abbastanza in fretta. Purtroppo quella professione troppo spesso obbligata cela pericoli che si concretizzano all’improvviso e non lasciano scampo alla vittima di turno.
E se vi dicessi che quella villa appartiene a un certo Benito Mussolini? In questo caso le carte in tavola cambiano e, anzi, cambiano anche le regole del gioco.

L’assassino deve essere assicurato alla giustizia, immediatamente. Poche frettolose indagini e il perfetto indiziato appare improvvisamente all’orizzonte. Braccato e catturato, assicurato alla giustizia. Facile, pulito, efficiente. Anzi, forse fin troppo facile…
Qualcuno non crede affatto a quel colpevole facile, perfetto, quasi messo lì apposta, e inizia un’indagine privata. Un’indagine non autorizzata…
Carlo Lucarelli ci porta in un’Italia distante, ma non troppo, un’Italia da libri di scuola o da finestra che si affaccia sul cortile.
Uno spaccato lontano e attuale, uno scenario familiare per una storia che prenderà sin dall’inizio e che ci dirà molte cose.
Forse non vorremo sentirle, eppure ci accomoderemo sul nostro giaciglio preferito e leggeremo le parole di Carlo, parole incisive e taglienti che però sapranno farsi perdonare.