Intrigo italiano
- Autore: Carlo Lucarelli
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2017
Bellissimo libro di delitto, fascinazioni, morti accidentali nella umida e scanzonata Bologna nel Natale del 1953.
Dopo il periodo di mondine e partigiani, Bologna nel primo dopoguerra è una meraviglia, ci sono ancora i portici e le osterie e altri luoghi di ristoro dove si può sentire del buon jazz.
I fatti sono assai complicati o, meglio, non si capisce niente.
Diciamo che le ricerche, in questo guazzabuglio, mirano a scovare l’assassino della signora Fresca, moglie di un professore universitario, vittima di un omicidio che si è svolto nel “trappolone” del professore.
Trappolone è un piccolo appartamento che alcuni professori e industriali hanno per avere ancora l’illusione di essere singoli, rifugi dove si portano donne per una sola notte o, semplicemente, per non arrostire nelle abitudini della vita coniugale.
La cosa che non quadra è che la moglie stessa sia andata a vivere nel trappolone: evidentemente nella sua casa si sentiva spiata e in pericolo. E infatti...
Il commissario De Luca frattanto è sotto copertura; è stato attivo e ligio al dovere nel periodo fascista quindi ora che la guerra è finita è perseguitato dalla polizia.
Dovendo fare delle domande alla banda musicale Alma Mater, il commissario si traveste da impresario musicale e proprio durante quest’azione conosce Claudia, voce bellissima, alla Lena Horne. Tra i due nasce una travolgente passione, ma anche un potente equivoco, essendo stata Claudia una partigiana di nome Franca. Certo non può amare chi non ha ripudiato il fascismo: per la sua origine somala, prima con spregio, ora per riderci su, la chiamano ancora Faccetta Nera.
Nel frattempo mi sono scordato di dirvi che anche il professore universitario è morto, in un incidente stradale.
Un pasticcio a Bologna, Carlo Lucarelli ci tiene a mantenere oscura la trama di “Intrigo italiano” fino all’ultima pagina. Troppi i morti, al conteggio finale. Molti che potevano essere anche risparmiati, alla fine stiamo parlando di pochi giorni, dalla Vigilia di Natale a dopo Capodanno. Siamo nel 1954.
Prima di capire il rebus, i bolognesi festeggiano finalmente senza gli oppressori e le miserie del 1946. L’economia gira, Bologna - si capisce - diventerà una città opulenta, ma sempre un po’ misteriosa, come in questi pochi giorni.
Libro sfuggente, di gran classe, a tratti noir americano, a tratti commedia all’italiana.
Intrigo italiano: Il ritorno del commissario De Luca
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