Ira di Arne Dahl

Il Gruppo Opcop Europol ha sede all’Aia, da qui si muovono i dodici poliziotti, di diverse nazionalità europee, che, guidati da Paul Hjelm, funzionario della polizia di Stoccolma, ma ora in segreto capo dell’organizzazione sopranazionale, cercano di risolvere un complicato caso che vede la morte misteriosa di tre personaggi abbastanza famosi: il professor Udo Massicotte, suicidatosi tramite impiccagione, un funzionario ceco della Comunità europea e infine un grande trafficante d’armi.
Cosa hanno in comune i tre delitti, avvenuti in luoghi diversi e con differenti modalità?

La curiosità e la certezza che sotto c’è qualcosa di molto grave spingono Hjelm e la sua squadra di abilissimi detective, pronti a tutto, mobilissimi e capaci di spostarsi da un paese all’altro con segretezza e rapidità, a indagare fino in fondo su eventi delittuosi sempre più misteriosi e privi di apparente logica... Quando sembra che il colpevole sia stato smascherato, un colpo di scena smentisce le loro convinzioni e li obbliga a ricominciare le avventurose indagini, mentre i delitti si susseguono in scenari inconsueti. Isole dove sorgevano antichi penitenziari, a cominciare dalla celebre rocca di If, dove visse la sua lunga prigionia il Conte di Montecristo, sembrano le location predilette dall’imprendibile assassino seriale, che uccide con un affilato coltello ma avvelena le sue vittime anche con una siringa da cavalli che contiene un potente multiveleno.

Il tema dell’isola, diviene il centro della narrazione del complicato Ira di Arne Dahl: Capraia, nell’arcipelago toscano, è uno dei luoghi prescelti dall’autore, ma anche la Corsica, un’isola vicino lo stretto di Panama e una sperduta isola nella Siberia...

Nel romanzo il passato si mescola con il presente, le sperimentazioni più sofisticate e segrete per creare un superuomo, iniziate nel secolo scorso da scienziati selezionatissimi, arrivano fino ai nostri giorni, con implicazioni etiche che turbano le autorità e alla cui caccia si pongono i poliziotti europei protagonisti del romanzo: una tedesca, un polacco, uno spagnolo, una musulmana francese di origine africana, una lituana, una detective inglese, un greco bravissimo con il computer, e infine il protagonista, svedese di origine finlandese, Arto Soderstedt, coraggioso e capace di risolvere un rompicapo impossibile.

Insomma questo romanzo ci dimostra come l’Unione europea sia davvero possibile se c’è una volontà comune di affrontare pericoli per la convivenza civile da tutti temuti come tali. Di fronte all’imbarbarimento totale, a casi di cannibalismo, al tentativo di manipolazione genetica tesa a creare dei novelli superman pronti a prendere il potere, la coscienza europea diviene un’unica forza solidale e compatta e i nostri poliziotti, coraggiosi e determinati, affrontano gravissimi pericoli e vincono un nemico implacabile inseguito con tenacia e intelligenza.
Ira di Arne Dahl è un romanzo metaforico che, al di là di un intreccio un po’ troppo lungo e contorto, ci dice che anche gli scrittori scandinavi di gialli si sentono decisamente europei!