Irlandese al 57% di Roddy Doyle

Irlandese al 57% di Roddy Doyle (Guanda, 2009) è una bella raccolta di racconti del famoso narratore irlandese. Otto racconti, più o meno brevi, che potrete gustare sotto l’ombrellone o semplicemente rilassati a casa vostra. Leggeteli e saprete qualcosa in più in merito a quello strano popolo europeo che è quello irlandese, in bilico tra tradizione e rinnovamento.

"Strano" perchè è un gruppo a sè, non si sente europeo - come del resto il popolo inglese - ma neanche inglese, separato da confini geografici e storico- culturali che è difficile cogliere pienamente.

"Bravissimo. E qual è il punteggio medio?"

"57%" gli rispose Ray con un’alzata di spalle.

"Come il mio" disse il ministro. "Quindi vuol dire che sono un tipico irlandese medio?"

Ray alzò di nuovo le spalle.

"Che gliene pare?" chiese.

"Mi sta benissimo" rispose il ministro.

Gli fece l’occhiolino.

Ecco un brano del racconto che dà il titolo al libro, in cui Ray, un ragazzo senza particolari qualità, inventa uno strano dispositivo in grado di misurare il grado di "irlandesità" di una persona. Peccato che, per esempio, candidati di tutt’altra nazionalità risultino avere un grado di irlandesità del 97%.

Indovina chi viene a cena è invece una simpatica parodia del film arcinoto in cui Sidney Poitier si presenta alla famiglia della fidanzata americana. Qui il fidanzato - o meglio l’amico - di una delle figlie è un nigeriano ben curato, ragioniere, che ha vissuto anche la brutta esperienza di una sorella scomparsa, forse per motivi politici.

Personalmente ho molto apprezzato "La carrozzina", un racconto oscuro dai toni decisamente dark ambientato a Dublino, e "Di casa a Harlem", ambientato invece a New York. E’ la vicenda di un irlandese di colore che si trasferisce a New York per motivi di studio e alla ricerca del proprio nonno, un certo Powell, di cui sa poco e niente, neanche il nome di battesimo.

E così il cerchio si chiude: non è forse vero che tra le prime conoscenze del popolo irlandese c’è quella scolastica in base a cui dall’Irlanda partirono centinaia di persone, non certo tra le più fortunate dell’Europa, in cerca di fortuna al di là dell’Atlantico?

Buona lettura.