Kalipè. Il cammino della semplicità di Massimiliano Ossini

Le nostre vite sempre più spesso vengono vissute come fossimo automi, eseguendo compiti ormai consolidati e senza prestare la giusta dose di consapevolezza in quanto viene detto e fatto.
Ciò che succede e che si manifesta in tempi moderni è che le persone agiscono per dovere, senza pensare alle reali implicazioni delle azioni e molto spesso con scopi di lucro. Massimo Ossini, nel suo secondo libro (il primo si intitolava Kalipè. Lo spirito della montagna), Kalipè. Il cammino della semplicità (Rai Libri, 2020), propone un nuovo modo di affrontare la quotidianità, rompendo con lo schema per cui per rilassarsi basta allontanarsi dalla routine per un fine settimana lontani da mura domestiche e lavoro. L’autore infatti, propone alcuni percorsi da compiere nel nostro territorio italiano principalmente a piedi alla scoperta di alcuni luoghi che in passato sono stati sede di ritrovo e riflessione per eremiti e mistici.

Ossini, in particolare, racconta della sua avventura di cammino tra i boschi delle montagne Abruzzesi, zone limitrofe al territorio cittadino in cui vive e dove, coadiuvato dal supporto di un amico e compagno di avventura, ha scoperto alcune realtà territoriali che, in linea con i principi di rispetto del territorio e dei ritmi circadiani, vivono la propria quotidianità.

Inoltre, sottolinea più volte il testo il cammino e il mettersi in una condizione di lentezza nel viaggiare alla scoperta di nuovi luoghi può contribuire a una consapevole valutazione degli stessi. Camminando, sottolinea Ossini, è possibile badare maggiormente agli odori, profumi, suoni e parole del territorio che ci circonda, possono confermare molti esperti di trekking che ogni anno percorrono i sentieri e le vie del nostro paese.
Un mezzo, quello delle gambe, che per anni è andato dimenticato e che in tempi recenti di frenesia e monotonia è stato riscoperto come vincente da coloro che desiderano connettersi consapevolmente con i contesti in cui vivono.