L’amore bugiardo di Gillian Flynn

Gennaio, colpo di fulmine tra Amy e Nick, due giornalisti. Nick è del Missouri, fisico possente. Amy è la ragazza che sogna ogni uomo: bella, perfetta e assolutamente priva di paranoie se bevi qualche birra di troppo, anzi ironizza sull’evento. Sono felici, innamorati, si sposano. Dopo cinque anni di matrimonio incombono come nuvoloni neri d’estate sulle loro teste una serie di domande a cui non sanno rispondere. La loro relazione precipita fino a inabissarsi. Si trasferiscono da Brooklyn, quartiere di New York con le loro abitudini e comodità, abiti perfetti e taxi sempre a portata di mano a North Carthage, nel Missouri in aperta campagna, dove regna la tranquillità e la pace. È l’inizio del cataclisma. Perdono il lavoro da giornalisti, sono costretti a reinventare un modo per sopravvivere. Al quinto anno di matrimonio, avviene una stranezza che d’insolito ha ben poco. Amy scompare.

Prima di leggere questo libro, non conoscendo l’autore, mi sono chiesto chi fosse Gillian Flynn. Ho scoperto che ha scritto altri due romanzi e i suoi tre libri diventeranno dei film a cominciare da “L’amore Bugiardo”, l’ultimo pubblicato. Reese Witherspoon ha comprato i diritti e la Flynn sta riscrivendo la sceneggiatura, grazie alla sua esperienza come ex giornalista specializzata nel cinema. In America l’anno scorso, la Flynn con questo libro ha dato del filo da torcere alla James, quella di "50 sfumature di grigio", vendendo oltre due milioni di copie. Bestseller garantito. Leggendo “L’amore Bugiardo” mi è parso di rivivere alcune scene viste nel film "La guerra dei Roses" con Micheal Douglas e Kathleen Turner, anche se devo dire che c’entra assolutamente poco. All’interno del romanzo c’è un certo mix di situazioni, dall’amore fulmineo e passionale fino all’amaro gusto che scatena l’odio; dai sogni nel cassetto, intesi come una promessa per la propria vita fino alla delusione più totale per un fallimento mai annunciato. L’amore visto come ricerca sotto ogni aspetto e la disperazione per le troppe domande senza risposte.

L’autrice in una recente intervista afferma che una perfetta relazione, come la vediamo spesso nei film pomposi e romantici, non esiste e che noi esseri umani ci siamo un po’ abituati a vederla in questo modo. Il matrimonio non è un’immagine artefatta e chi riesce a portarlo avanti fino alla fine dei propri giorni sa che non c’è una regola ferrea di condotta. La vicenda di Amy e Nick (i protagonisti del romanzo, ndr) viene narrata con naturalezza, come una normalissima storia che potrebbe capitare ad ognuno di noi. Se Cenerentola leggesse questo libro è probabile che, anziché indossarla, tirerebbe la scarpina di vetro in testa al principe. Garantito.