L’Opera Galleggiante di John Barth

La "Società per la Celebrazione della Barthomania", nata nel 1973 circa, è una confraternita di Washington fondata all’unico scopo di venerare, letteralmente, lo scrittore John Barth. I suoi membri usavano riunirsi a cadenza regolare per simposi goliardici in un locale della città indossando buffi cappelli e portando come moderno stendardo una melanzana di plastica, in quanto tale ortaggio è alla base degli ingredienti di una pozione dagli effetti simili al moderno Viagra in uno dei romanzi barthiani. Altre attività dei militanti di questa confraternita letteraria consistevano nella vendita di adesivi inneggianti Barth da attaccare sui paraurti delle automobili e nel sostegno alla campagna elettorale di un candidato governatore del Maryland nel cui programma era presente l’istituzione ufficiale di un "John Barth Day".

Tutto ciò per spiegare quanto John Barth sia effettivamente considerato un autore di culto dagli americani. "L’Opera Galleggiante", sua prima vera opera letteraria, viene pubblicata nel 1956 e, dopo revisioni a cura dello stesso autore, di nuovo nel 1967. In Italia è stata pubblicata da minimum fax con la traduzione di Martina Testa.

Trama - Todd Andrews, avvocato rampante, conduce una vita borghese nel Maryland. Al centro della storia vi è un curioso triangolo amoroso con la bellissima moglie del suo migliore amico Harrison. All’alba di una giornata di fine giugno del 1937 Todd scopre, guardandosi allo specchio del bagno, che l’unica risposta ad ogni suo problema è il suicidio e si rammarica di non essersene accorto prima. Dopo circa venti anni, ancora vivo e vegeto, racconta al lettore il dispiegarsi degli eventi di quell’importante giornata.

John Barth, padre della Metafiction, in questo romanzo surreale e modernissimo, mescola nichilismo e humor nero, sperimentazione stilistica e sottili classicismi che col tempo renderanno le sue opere veri e propri apripista della narrativa americana postmoderna. "L’Opera Galleggiante" è come un giro sulle montagne russe: una leggera titubanza iniziale, emozione quando ci sei salito a bordo, divertimento durante la corsa e una leggera nausea una volta rimessi i piedi a terra.