L’amore in un giorno di pioggia
- Autore: Sarah Butler
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Garzanti
- Anno di pubblicazione: 2013
“Sono un vecchio con il cuore che fa i capricci, non c’è niente da fare”.
Daniel è un barbone, vagabondo, clochard, senzatetto, ecc... (secondo le varie definizioni delle cosiddette persone normali) che si sente più a suo agio sulle sponde del Tamigi che nelle piazze eleganti londinesi. Alice Tanner ha trent’anni e da sempre si sente più felice sotto un cielo stellato, circondata dall’immensità dell’orizzonte, piuttosto che al sicuro all’interno di un’abitazione. Daniel e Alice sono padre e figlia ma non si sono mai incontrati.
“Vado in giro. In ogni posto immagino te. E so come ti chiami”.
Daniel, al quale piace starsene disteso sul marciapiede e guardare le stelle, ipotizza quale possa essere il colore dei capelli, l’altezza e l’esatta età della propria figlia sconosciuta.
“E so come ti chiami; potrei chiamarti e guardarti mentre ti giri”.
Alice è cresciuta con il marito di sua madre e con due sorelle più grandi, Tilly e Cee, e non sa che è il frutto della breve passione che sua madre Julienne ha avuto per un altro uomo. Julienne è morta in un incidente stradale quando sua figlia più piccola aveva solo quattro anni, quindi Alice ha vissuto in una pretenziosa casa a schiera nei pressi di Hampstead Heath, dove gli edifici della zona hanno “l’aria compiaciuta e l’aspetto ben nutrito”. Ora Mr Tanner è morto e forse è arrivato il momento in cui un uomo e una donna, un padre e una figlia, che apparentemente non hanno nulla in comune, si conoscano per aprire reciprocamente i loro cuori al perdono, alla speranza e all’amore.
“C’è stato un lungo periodo, gran parte della tua vita ad essere sincero, in cui ho accantonato il fatto di sapere della tua esistenza e l’ho rimosso insieme a tutte le altre cose su cui avevo deciso, per molti motivi, di non rimuginare.”
L’amore in un giorno di pioggia (titolo originale del volume: Ten Things I’ve Learnt About Love) rappresenta l’esordio letterario di Sarah Butler che vive a Manchester, dove si occupa di progetti letterari e artistici che riflettono sui luoghi in cui viviamo. Il romanzo esplora il rapporto particolare e intenso che si instaura tra un padre e una figlia, narrato attraverso un plot autentico e delicato. La cornice ideale è la città di Londra quanto mai cosmopolita e tentacolare, ma anche legata alle sue secolari tradizioni.
“La luce rossa lampeggia lugubre in cima a Canary Wharf e i cubi a specchio riflettono un cielo vuoto e incolore”.
Del resto l’autrice ha sempre sviluppato una grande passione per i luoghi e le città in particolare, giacché “le immagini di Londra provengono in gran parte dalla mia esperienza personale con la città”. Prima di ciascun capitolo appare una lista di dieci cose con le quali i protagonisti descrivono le loro vite e le loro emozioni.
“Dieci cose che possiedo: una palla di fili di cotone, di qualunque colore ti venga in mente. Un coltellino svizzero, con le lame che quasi non tagliano più. La fede di mia madre – la porto al collo, legata con un pezzo di spago...”.
Le liste hanno permesso alla scrittrice di raccontare la storia e di sviluppare i personaggi in modo originale. Daniel è un homeless per scelta e il suo tetto è un cielo stellato, Alice ama viaggiare per conoscere posti nuovi e per fuggire dai suoi problemi, entrambi si cercano da tutta una vita, perché è vero che non si può sentire la mancanza di chi non si è mai conosciuto. “Eppure tu mi manchi”. Presentando il volume, che è stato venduto in 25 paesi, Sarah Butler ha precisato che il suo intento nella redazione del romanzo era di approfondire le tematiche legate ai legami familiari e alle relazioni personali. Infine, bellissimo e commovente l’esergo del libro che ha ricevuto critiche entusiaste e che è entrato nel cuore di tutti quelli che l’hanno letto per non volerne uscire più.
“Ed eccomi a casa ancorché ramingo, quasi soddisfatto nel sentire che posso essere felice ovunque”. John Clare
L'amore in un giorno di pioggia
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Daniel è un barbone che si aggira per le vie di Londra a raccogliere tutte le cose che trova, tappi di bottiglia, pezzi di spago, carta di patatine e altro. Nella sua mente solo lei, la figlia; la immagina nella sua mente, cerca di ricostruirne i tratti, la vede somigliante alla madre, la donna che ha amato, ma che era già sposata. Pensa alle cose che vorrebbe dire alla figlia se mai la conoscesse. "Scusa se non sono stato capace di dare a tua madre abbastanza per farla restare. Scusa se non ho potuto essere un padre. Scusa se non sono riuscito a trovarti. Scusa per tutto".
Alice, ragazza dallo spirito libero, una relazione andata male, fa spesso dei viaggi, forse per fuggire da qualcosa. Ritorna a casa perchè il padre è malato e non gli resta molto da vivere. Lei lo ama molto ma a volte le sembra di vivere su un filo di rasoio, circondata da tante domande senza risposte, domande che vorrebbe fare al padre ma non ci riesce. Così assiste alla sepoltura del padre senza aver avuto le sue risposte e sembra che neanche le sorelle, Cee e Tilly, riescano a dargliene. Molti sono i misteri che circondano la vita di Alice, ma un giorno lei e Daniel si incontreranno e molte cose cambieranno.
"Alice. Figlia. Amore. Scusa. Padre.
Un romanzo toccante e molto intenso.