L’anarchia della civetta. Misteriosa storia di disperati amori
- Autore: Antonia De Francesco
- Genere: Romanzi d’amore
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2023
Antonia De Francesco una giornalista pubblicista. Laureata in Media e giornalismo, a Firenze, e in Editoria e scrittura, presso l’Università La Sapienza di Roma; consegue un master in Critica giornalistica presso l’Accademia d’arte drammatica e si forma come social media manager. Volto dell’informazione televisiva per diversi anni, collabora attualmente con diversi giornali online.
È autrice dei romanzi Nelle pagine di Sofia e L’Animologo. L’anarchia della civetta. Misteriosa storia di disperati amori (bookabook, 2023) è il suo terzo libro. Una lettura che conquista, molto femminile.
L’anarchia della civetta racconta la storia di Nina, che nel 2063 ha 73 anni ed è cieca. Si trova in un aereo, e sta tornando dall’aver presenziato al funerale del suo primo amore, e già questo è motivo di stupore:
Penso, disse Nina, che la vita mi debba ancora qualcosa di inaspettato per tutto quello che ho investito per essere chi sono. Per aver capito che, alla fine di ogni frase, bella o brutta che sia, ci sta sempre bene un sorriso. Per aver capito che le persone, se le conquisti con le parole e le attenzioni, le hai fatte tue per sempre. Almeno fino a quando qualcuno non farà meglio di te.
Lì incontra Assunta:
Giovane trentenne, una laurea in Materie Assurdistiche, così li definiva il gruppo culturale contemporaneo “Scettici del 2063” . Il ragionamento di quella donna sconosciuta cominciava a farsi tortuoso e accattivante.
Incuriosita da una donna così estrosa, decide di accompagnarla a casa in taxi, proseguendo, così, nel racconto della propria storia di vita:
Le mie mani sono enormi. Se ogni centimetro di uno dei miei arti- il destro mi sembra decisamente più portentoso- raggiungesse lo strato epiteliale di qualunque altro individuo, diventerebbe violaceo. Per questo mi sono sempre impegnata ad avere delle mani ordinate, pulite, sistemate, perché di base non sono state ritratte per passare inosservate.
Cosa imparare dalla storia di vita di Nina? Così ricca di simbolismi. A partire da quello che conferisce il titolo al romanzo, la civetta, per l’appunto:
Nina rievoca il suo passato in lunghe e circostanziate narrazioni, diventando a sua volta “scrittrice” del suo vissuto: recuperando la dimensione orale, la forma più naturale e primigenia di narrazione, il personaggio compie la stessa operazione che spetta al lettore durante una lettura silenziosa, quella cioè di trasformare la convenzione grafica della scrittura in suoni riconoscibili e sensati.
Una trama ben congegnata. Il racconto di una esistenza ribelle, fuori dagli schemi, che diventa paradigma di tutte le esistenze in generale. Scritto con una prosa precisa ed elegante, la lettura diventa un tutt’uno con il suo personaggio principale, Nina, assurta ad esempio e quello centrale del racconto.
Una ricerca esistenziale di una donna che al pari della civetta:
Non nidifica, si serve di luoghi riparati, tunnel, o nidi costruiti dall’uomo.
Un plauso evidente all’autrice per aver messo in scena il ritratto di una donna, emblema di vita e di speranza, che colpisce e intriga nell’intimo.
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Adatto a chi ama le storie romantiche.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: L’anarchia della civetta. Misteriosa storia di disperati amori
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