L’angolo acuto
- Autore: Camillo Scoyni
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2017
Ancora Roma è il palcoscenico de “L’angolo acuto”, il nuovo noir che il giornalista Camillo Scoyni ha appena pubblicato: come spesso accade, la fantasia dei narratori attenti alla cronaca supera apparentemente i limiti del sopportabile, che invece la realtà ci consegna con particolari ancora più raccapriccianti.
In questo caso la descrizione che Camillo Scoyni fa di una Roma violenta fino al parossismo, dove giovani donne trovano la morte dopo essere state violentate, torturate e uccise nei modi più atroci, non fa che riportarci a cronache recentissime di uccisioni di giovani donne in modalità ancora più efferate.
La storia ha per protagonista il commissario Enrico Vaciago, dirigente in un commissariato di Prati, che si trova di fronte alla uccisione della giovanissima Adele, figlia della sua domestica: hostess nel nuovo stadio del tennis al Foro Italico, dipendente della multinazionale ECC che, pur occupandosi di moda, è la holding di un famoso stilista di fama planetaria, Mattioli, con mega villa all’Aventino e centinaia di dipendenti, la ragazza era scomparsa poche ore prima ed era stata ritrovata seviziata in modo atroce sulle rive del Tevere.
Vaciago e i suoi, che navigano nel buio, sono chiamati a confrontarsi con un altro delitto inspiegabile: un donna gettata da una finestra vicino alla centralissima piazza Cavour, ex moglie di Nicolas Barrio, un killer di professione di origine cubana che era stato ingaggiato per l’uccisione di un dirigente della ECC e che capisce di trovarsi in una trappola: sarà il capro espiatorio dell’uccisione della moglie, scaraventata in strada da uno stanzone pieno di tracce di cocaina, per depistare la polizia. Qui scatta il complesso congegno narrativo che Camillo Scoyni maneggia con grande destrezza: Vaciago, suo malgrado, si troverà ad agire insieme al killer, che ha i suoi stessi scopi per salvarsi la vita: sgominare la banda di assassini che stanno mettendo la città a durissima prova.
Le ragazze uccise sono le inconsapevoli vittime di una industria cinematografica nascosta, che filma l’agonia e la morte violenta dal vivo, per immettere poi questi orrori in una rete segretissima, un “deep web”, per acquistare i “prodotti” del quale i pervertiti utenti pagano cifre astronomiche.
Lo scrittore ci fa entrare in un mondo segreto e sconosciuto, nel quale il cosiddetto “made in Italy”, la moda della quale siamo così orgogliosi, nasconde, in questo caso, segreti innominabili ed esperti informatici abilissimi.
Tutto nel racconto è doppio: la realtà esterna, che ne nasconde una difficilmente immaginabile: la hacker Aurora, un’agente di polizia dalla doppia vita, il Killer Nicolas Barrio, i cui traumi in Angola, durante una infinita guerra civile sanguinosa, hanno trasformato in un tiratore scelto al servizio del crimine, la Roma dei grandi alberghi, delle strutture sportive di gran qualità, delle ville lussuose, dietro cui si celano attività criminali nuove, nei confronti delle quali la “mala tradizionale” impallidisce.
“L’angolo acuto” del titolo ci indica in quale andito oscuro sembriamo essere tutti precipitati: il web, simbolo di progresso e di libertà, offre un angolo nero, dove lo snuff movie, l’economia virtuale, il bitcoin, creano fortune incalcolabili sconosciute, irrintracciabili, nutrite di droghe a profusione che consentono a criminali di ogni nazionalità di ottenere guadagni astronomici in settori ancora del tutto sconosciuti.
Il poliziotto Vaciago, solo, aiutato da un killer cubano, determinato a vendicare la morte atroce di Adele, Gloria, e delle altre vittime designate, appare come un modesto poliziotto il cui senso della giustizia gli impone di rischiare vita, carriera, rispettabilità, pur di arrivare, a qualunque costo, alla fine di una catena di atrocità mai viste prima a Roma.
Fantasia? Romanzo noir? Camillo Scoyni ci consegna un intreccio di realtà e fiction che fa riflettere. Mentre percorriamo le strade cittadine, da Testaccio a Prati, dall’Aventino e Trastevere, da Casalbertone al Tuscolano, non possiamo che riflettere su quanto poco noi cittadini romani conosciamo la nostra città, la città notturna, doppia, oscura, criminale, violenta, la cui cronaca ogni giorno ci indigna e ci mette paura. E “L’angolo acuto”, questo libro pieno di adrenalina, con un linguaggio serrato e un’analisi dettagliata delle nuove forme di criminalità finanziaria e non solo, è capace di metterci in guardia.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: L’angolo acuto
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