L’attrito della vita. Indagine su Renato Caccioppoli matematico napoletano
- Autore: Lorenza Foschini
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: La nave di Teseo
- Anno di pubblicazione: 2022
Chi scrive ha sentito parlare di Renato Caccioppoli dai nonni, che vivevano vicino Salerno, ma compravano vestiti e scarpe e accessori a Napoli; per puro caso si trovarono nella città a pochi giorni dal suicidio di Caccioppoli e non si stancarono mai di raccontare, ai nipoti principalmente, del finimondo che trovarono fin già dalla stazione.
Evidentemente anche la giornalista e scrittrice Lorenza Foschini ha aspettato tanto per parlare di un parente lontano, da parte materna (la madre dell’autrice, infatti, è una Caccioppoli). Il libro L’attrito della vita. Indagine su Renato Caccioppoli matematico napoletano (La nave di Teseo, 2022), inizia con i rimandi di tracce genealogiche e un breve capitolo sui ricordi di famiglia. L’autrice si mette al servizio di questo lontano parente, non solo perché morì giovane e suicida, ma perché era un genio della matematica, che passava da momenti di estasi creativa a periodi di grande tristezza che scacciava con l’alcol e passeggiate per Napoli, come un "fantasma" magrissimo, ubriaco ma al contempo lucido, che scriveva formule matematiche sui pacchetti delle sigarette (oggi forse si parlerebbe, troppo frettolosamente, nel suo caso, di "disturbo bipolare").
Si sentiva il bisogno di mettere un punto a questo uomo geniale e malinconico, che oltre alla matematica si interessava delle persone che incontrava a Napoli. Era inoltre un grande appassionato delle poesie di Rimbaud, della musica (era anche un ottimo pianista), un seduttore gentile che chiamava tutte le ragazze "fanciulle" — questo interesse non si fermava certo alle fanciulle borghesi, ma nei periodi di "pucundria" (una parola dal dialetto napoletano che non è né ipocondria, né depressione, ma una miscela di tristezze e avvilimento, in realtà intraducibile) si fermava a parlare con le prostitute e i "femminielli" dei Quartieri Spagnoli.
Foschini, però, mette a tacere definitivamente i pettegolezzi su un’omosessualità celata del professore: era nascosta, perché non esisteva. Piuttosto era sempre stato contrario al fascismo e al machismo, lui nipote dell’anarchico Bakunin. Ma dovete leggere il libro per questa continuazione del lessico familiare in casa Caccioppoli.
Quello invece che si può dire è che Caccioppoli già nel 1936 si era innamorato di una ragazza minorenne, Sara Mancuso, affascinata dai modi di fare del professore ma già impaurita dai suoi sbalzi d’umore. Come molte ragazze, adottò la tecnica "Io ti salverò"; i due si sposarono nel 1939. Il matrimonio durò un decennio, poi Sara si accompagnò al giornalista di fede comunista e critico letterario Mario Alicata.
Se il professore cantò o meno La Marsigliese quando Hitler era in Italia rimane tra realtà e leggenda; quel che è certo è che egli fu una spina nel fianco per il regime fascista e le cose non migliorarono con l’arrivo degli americani e la vittoria della Repubblica sulla Monarchia. La Napoli degli anni Cinquanta tra ricostruzione e corruzione piaceva pochissimo al matematico, ma in realtà non piaceva quasi a nessuno.
A tal proposito Lorenza Foschini tira in ballo la scrittrice Anna Maria Ortese, delusa dall’immobilismo napoletano, che scrisse un racconto ai compagni di partito e agli intellettuali partenopei, denunciandone la mancanza di coraggio. Lei e pochi altri andarono al Nord con pochissimi soldi, a scrivere per riviste e per traduzioni da due lire. Ma Renato Caccioppoli era troppo stanco, solo, triste per pensare a una fuga da Napoli. Nella sua agenda c’era la resa, l’oblio e nel 1959, a Palazzo Cellamare, che divenne la sua prigione, mise fine ai suoi giorni sparandosi alla nuca, come se fosse stato giustiziato.
Nonostante il film di Mario Martone e le testimonianze dell’epoca, l’autrice del libro lascia sulla figura del geniale napoletano una sorta di mistero, consapevole che un genio non può essere incasellato da fatti storici e politici. In realtà Caccioppoli cambiò il modo di fare matematica e questa realtà la prendiamo per buona, dal momento che noi lettori di analisi matematica, molto probabilmente, non sappiamo assolutamente niente.
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