L’estate del primo bacio di Marilena Boccola

Marilena Boccola vive a Mantova. Ha pubblicato diversi romanzi, poi usciti in edicola nella collana Harmony. Nel 2022 ha pubblicato il romanzo intitolato Ricordo di un’estate; ed ora pubblica con l’editore CN di Mantova il libro intitolato L’estate del primo bacio. Un romanzo che emoziona, ricordando altri tempi e un passato differente dall’attualità; ma non privo di attrattive.
Maddalena è una giovane donna, che tuttavia un giorno si perde nei ricordi lontani, di tempi lontani in cui era una giovane adolescente che sognava il primo fidanzatino e il primo bacio.

Ho creduto di non aver più bisogno di vivere le vite degli altri, di struggermi attraverso sospiri che non fossero i miei, anche se quelle eco, in fondo, mi appartenevano. Quando sono nati i bambini, poi, è stato come entrare in una centrifuga che non si è ancora fermata: troppi impegni, troppi incastri, troppa frenesia, troppi cerchi da far quadrare.

Così, in una serata che diventa bilancio della propria vita, sentimentale e non, Maddalena rievoca il periodo in cui è cresciuta, è divenuta donna, e si è innamorata. Ecco allora il pensiero va all’estate del 1982, passata alla storia per i mondiali vinti dall’Italia, quando lei era una ragazzina che con i genitori trascorreva le vacanze a Jesolo. In particolare si ricorda di un bel bagnino, di cui tutte erano innamorate, ed era giocoforza esserlo, di nome Michele:

Riapro gli occhi , rabbrividendo, e volto il viso verso la mia spalla dove mi ritrovo a fissare lo sgaurdo più azzurro che abbia mai visto. Arrossisco per l’imbarazzo e cerco di ricompormi, allontanandomi bruscamente. Il ragazzo che ora mi sta di fronte deve avere qualche anno più di me. Ha i capelli schiariti dal sole e la sua abbronzatura dorata spicca sulla maglietta bianca con la scritta “Bagno 18” che indossa.

Innamorarsi di lui sarà un gioco. Ma sarà ricambiata? Nascondere il sentimento che prova per lui, che le fa battere il cuore e tremare le gambe, sarà più che naturale. Nessuno deve saperlo, sarebbe troppo imbarazzante e ciò la esporrebbe ad un pubblico ludibrio che Maddalena teme come pochi.
Ma Michele cosa farà? Maddy avrà un fatidico appuntamento in spiaggia, proprio il giorno della finale dei Mondiali, e tutto quello che lei da tempo immagina si avvera o sarà un’altra terribile delusione? Maddalena avrà finalmente il primo bacio? O le circostanze avverse trameranno ancora una volta?
Il libro è un romanzo di formazione, in cui la voce narrante è la protagonista stessa. Racconta di sentimenti adolescenziali, di prime volte, di un modo di amare confuso e immaginifico, ma non altrettanto facile. Il bacio mancato scatena nella protagonista una serie di reazioni avverse, che ora, a tanti anni di distanza, la fanno ancora soffrire:

Questo bacio mancato ha scoperchiato un enorme vaso di Pandora dal quale sono fuggite tutte le aspettative d’amore disattese, quelle che mi hanno fatto sentire un bambino tradito e un ragazzo disilluso.

Questo è anche il sentimento dello stesso Michele, che si sente deluso e amareggiato. La storia è quella di due adolescente alle prese con le difficoltà della vita, con l’ardire di una crescita non sempre compresa ed accettata. Divenire adulti è un processo tutto in salita, che non sempre si ha voglia e capacità di affrontare da vincenti:

“Sono scosso, e (…) se non conoscessi il motivo del suo tremore, potrei spaventarmi da morire pensando di essere vittima del morbo di Parkinson”.

Il romanzo è un ritratto fedele e preciso di quelle che erano le caratteristiche degli anni Ottanta, molto diversi dall’attualità:

Di colpo, nella testa mi esplode la voce di Giuni Russo in tutta la sua potenza vocale e sulle note di Un’estate al mare, inspiegabilmente mi ritrovo catapultata nella lontana estate del 1982, che ha segnato per sempre la mia vita.

Sono anni caratterizzati dalla musica, che si ascoltava in spiaggia nei Jukebox, dove imperava il motorino “Ciao”, il telefono a gettoni nelle cabine telefoniche, il walk-man, i ritrovi nelle piazze dei paesi seduti sui muretti. E tante risate, innocenti e spensierate.

Il romanzo di Marilena Boccola si legge d’un fiato, ed emoziona e commuove chi, come me, ha vissuto quegli anni lontani. Ci si ritrova, e si guarda a quel tempo con infinita nostalgia.
Una lettura che gli amanti degli anni Ottanta e delle intrinseche caratteristiche di quel tempo ameranno in modo esclusivo, come ho fatto io. Nel complesso è un romanzo sentimentale, che emoziona e giunge dritto al cuore. La trama è ottima e ben elaborata, i personaggi che lo animano sono raccontati con precisione e particolarità. La lettura è intrigante e molto nostalgica. Come non ricordare con affetto quei mitici anni Ottanta? Un bel salto temporale, che emoziona e fa sorridere. Buona lettura.