L’indizio
- Autore: Helen Callaghan
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Corbaccio
- Anno di pubblicazione: 2016
Il rapimento di un’adolescente sotto gli occhi dei lettori e una lettera sconvolgente a un giornale locale: è l’avvio adrenalinico del romanzo “L’indizio”, un bel giallo dell’angloamericana Helen Callaghan, pubblicato da pochissimo da Corbaccio, nella collana Top Thriller (pp. 358, euro 16,90).
Nasce tutto dalla posta del cuore del Cambridge Examiner. Non una nota come tante a “Cara Amy”, rubrica di consigli per innamorati che non sanno più dove sbattere la testa. È diversa dalle altre: è un’allarmante richiesta d’aiuto.
“Cara Amy, ti prego ti supplico TI SCONGIURO aiutami! Sono stata rapita da un uomo che mi tiene prigioniera nel suo scantinato. Dice che non potrò mai tornare a casa. Non so dove sono, non so cosa fare, nessuno sa che so qui. Non so nemmeno da quanto tempo sono via ma mi pare un’eternità. Ho paura che smetteranno di cercarmi. Ho paura che mi uccida. Ti prego aiutami presto”.
Nient’altro. Nessun indirizzo al quale rispondere, né indizi sulla provenienza. Il timbro postale sulla busta attesta ch’è stata spedita il giorno prima da Cambridge. E basta.
Si conclude con un appello pressante e tutto fa pensare che sia firmata Katie Browne, la studentessa sparita da poco, come i lettori hanno già appreso. Ma non è così: il nome in calce è Bethan Avery. È questo che sorprende “Amy” - o meglio, Margot – e la attrae irresistibilmente.
La professoressa Margot Lewis è una giovane insegnante di inglese e greco del liceo St. Hilda, oltre che collaboratrice esterna del giornale locale, per cui cura da un anno la rubrica del cuore. Grazie a una borsa di studio, Katie frequentava il prestigioso istituto ed era stata sua allieva due anni prima. Ricorda gli occhi scuri, superbi ma guardinghi, che la scrutavano dall’ultima fila dell’aula e capelli castani lunghi raccolti in una coda. La ragazza svanita con uno zainetto di vestiti era una campionessa di nuoto a livello regionale. Viveva in uno dei quartieri popolari di Cambridge e non si era mai trovata davvero a suo agio nell’ambiente esclusivo del St. Hilda, ma questa considerazione non basta a farle credere alla versione sbrigativa di un allontanamento volontario, causato dalla disunione familiare, a quanto dicevano. La madre conviveva con un compagno non gradito alla ragazzina. Il padre lontano, presente a singhiozzo.
Quindi quel nome e cognome sono di un’altra, anche lei sparita e di cui non si era saputo più niente. Tutto però era successo diciassette anni prima, sempre a Cambridge.
I lettori sanno – Margot invece lo ignora – che Katie è trattenuta contro la sua volontà da qualcuno che ha il volto olivastro e due occhi a bulbo un po’ ridicoli. Le dice di averla sottratta a una gang che rapisce ragazze per sfruttarle sessualmente e aggiunge che è molto fortunata a piacergli tanto, tanto da indurlo a proteggerla. È reclusa in uno scantinato buio. Sui mattoni da una parte intravede delle parole incise in basso, quasi al livello del pavimento: “12/1/1998 Bethan Avery”.
Quella Bethan? Il dottor Martin Forrester sostiene che la scrittura della lettera al giornale, regolare, ordinata, risulti simile a quella della ragazza scomparsa da tanti anni. È il capo della Squadra multidisciplinare di analisi criminologiche
dell’Istituto di Criminologia dell’Università di Cambridge e prende contatto con Margot via mail, confessandole in aggiunta d’essere un fan della sua rubrica. La sua squadra analizza dati scientifici correlati al crimine. È composta da studiosi di statistica, criminologi, psicologi, avvocati. Si collega alla polizia ed ai servizi sociali. Il progetto è mettere insieme diverse competenze per ottenere qualcosa di più grande della somma delle parti.
Forrester non è un poliziotto, è un accademico. Fanno conoscenza: le sembra un tipo attraente, sebbene dall’aria non proprio riposante, vagamente pericolosa. In questo periodo, la professoressa Lewis entra in contatto con gli uomini con molta cautela, resta sulla difensiva, non si sente disposta a concedere molto. È in piena crisi con il quasi ex marito Eddy, che l’ha tradita con un’altra. Nonostante tutto, lei lo ama ancora, se ne sente attratta e propriro non se lo perdona.
A questo punto, arriva la rivelazione di Forrester, inattesa: le dimensioni del fenomeno sono ben diverse. Non è la seconda adolescente che sparisce dal 1998. Sono già almeno sei.
Le lettere di Bethan continuano ad arrivare, con altri particolari.
Tutto abbastanza chiaro, piuttosto scontato. Non sembra?
Niente affatto, la storia di Margot non è così banale, proprio per niente.
L'indizio
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Ho finito di leggere il libro, devo dire che mi ha lasciato delusa perché tutta la storia è una rivisitazione del filone che si rifà a libri stupendi come "La ragazza del treno", "Un amore bugiardo" e ad altri dello stesso insuperabile livello. La trama di questo romanzo è già scontata in partenza ma la cosa più fastidiosa di tutto il libro è l’espressione "fece spallucce" che si ripete in modo ossessivo.
Concludendo: ho letto libri molto migliori.
Rosanna Bevegni