L’ora dello spettro di Barbara Ghedini

Barbara Ghedini, dopo aver pubblicato, con successo, Un’estate di polvere, torna in libreria sempre nella collana “Gialli Damster”, con un nuovo libro intitolato L’ora dello spettro.
Un libro di genere, che cattura immediatamente l’attenzione del lettore, per l’intrigo della trama e la caratterizzazione specifica dei personaggi.
Protagonista narrante del libro è Diana Ferri, una giovane professionista che disegna fumetti. Sin da giovanissima, però, è tormentata da “una cosa” che ciclicamente viene a farle visita, mentre lei si addormenta e la obbliga a disegnare strane vicende:

“Un lungo brivido gelido mi corse lungo la spina dorsale perché non ricordavo affatto di averlo disegnato e questo poteva significare soltanto che, dopo vent’anni dal delitto di Regina Bonazzi, La Cosa, era tornata a tormentarmi.”

Non soltanto: ora dipinge ritratti di donne, che successivamente, dalle cronache nere, Diana apprende siano state barbaramente uccise. Chi sono queste donne? E perché vengono uccise? Cosa può fare Diana per prevenire questi omicidi?
Non soltanto, per Diana non c’è proprio pace. Si reca a Ventasso, nell’Appennino tosco-emiliano, in un bungalow per ritrovare la serenità perduta e disegnare qualcosa per il suo datore di lavoro, che la sollecita da tempo, quando anche lì si imbatte in una uccisione a dir poco clamorosa.
Due amanti vengono barbaramente uccisi praticamente davanti ai suoi occhi, e lei viene perseguitata da un uomo, che pare uno spettro, più che mai deciso a rientrare in possesso di un fantomatico Diamante che la donna dovrebbe aver lasciato nelle sue mani prima di morire. Peccato che Diana sa di non essere in possesso di nessun diamante, e cosa ancor peggiore, non riesce a capire come fa quell’uomo, chiaramente un killer, ad apparire e sparire al suo cospetto.
Diana è molto preoccupata, teme per la sua vita.
Deve risolvere, ma non ha nessuna idea di come fare:

“Rimasi tutto il giorno e pure quello seguente rintanata in casa, a rimuginare su quella storia e se andare o meno alla polizia a raccontare tutto.”

Ma chi è quest’uomo che nutre tanta acredine verso di lei? E’ solo per cercare di ritrovare il diamante Sospiro Viola, o c’è dell’altro?

“Nel frattempo tu te ne stai buona e zitta, per il bene della tua famiglia e vedi di far saltare fuori quel diamante. Così dicendo si chiuse la porta alle spalle. Raggiunsi l’ingresso correndo e uscii sul pianerottolo guardando giù per la tromba delle scale. Non c’era nessuno. Salii l’ultima rampa, ma trovai la porticina che dava sul piccolo terrazzo in mezzo ai tetti chiusa dall’interno. Era sparito, volatilizzato, proprio come uno spettro.”

Riuscirà Diana a salvarsi?
Un giallo perfetto, a incastri, che dire avvincente è troppo poco. La trama è ben congegnata e ben pensata. I personaggi sono colti con astuzia, nelle loro caratteristiche precipue, e non soltanto.
L’ambientazione in terra di Romagna è descritta con particolarità. La lettura è di genere giallo, e si rivela essere immediatamente ben costruita e intrigante, anche nel suo linguaggio fluido e preciso.
La lettura è consigliata agli amanti del genere, di cui rispecchia tutte le caratteristiche. Una lettura che ben si avvince ai tempi attuali, estivi, di riposo e di serenità.