L’uomo. Guida allo stile di Bernhard Roetzel

L’abito non fa il monaco, recita un vecchio detto. E’ vero: possiamo incontrare emeriti mascalzoni in giacca e cravatta e splendide persone vestite con un sacco da caffè. Tuttavia, vestire bene è una forma di innocente vanità, piccola gioia quotidiana, rispetto per sé stessi e per gli altri, filosofia e stile di vita per distinguersi dal conformismo senza per questo indulgere allo snobismo. Saper indossare, poi, è ancora più difficile e non da tutti. Il fine portamento e il buon gusto sono innati, ma, talvolta, con pazienza e impegno si possono anche coltivare. Immaginate un gorilla in smoking e allora capirete di che cosa si sta parlando.

Bernhard Roetzel propone per elegantoni, raffinati e dandy o aspiranti tali L’uomo. Guida allo stile(L’ippocampo 2013), panoramica completa sul ben e bel vestire al maschile, in ogni occasione e situazione.
Un manuale assai curato e dettagliato – rivestito internamente in tonalità Principe di Galles – che rappresenta un’ottima guida per gli amanti del ben figurare.

Dalle regole da seguire al tipo di abbigliamento adatto per il lavoro, il tempo libero, le ricorrenze particolari. Dal classico al casual, passando attraverso il cool. I piccoli accorgimenti per valorizzare la propria figura. La scelta delle camicie, delle calze, delle scarpe e dei vari accessori. Non mancano i consigli su come acquistare in modo efficace e, se possibile, senza svenarsi nel portafoglio: già, perché per vestire con accuratezza non è necessario ricercare capi griffati o eccessivamente costosi, anche se in genere chi più spende meno spende.
Importantissime poi la cura e la pulizia del guardaroba: senza un’adeguata attenzione anche un abito di ottima fattura può rovinarsi abbastanza presto.

A corredo del libro, inoltre, troviamo moltissime fotografie esplicative e di supporto agli “insegnamenti” elargiti a profusione dall’autore.

Questo originale vademecum si rivela illuminante per:

• chi porta la cintura dei pantaloni di colore diverso da quello delle scarpe
• chi in estate si presenta con i sandali in ufficio o gira in città con le infradito
• chi indossa gli inestetici pinocchietti a metà polpaccio
• chi porta le calze corte
• chi veste orribili camicie a quadri da ricordare le tavole imbandite nelle osterie
• chi, sotto la giacca, porta la camicia fuori dai pantaloni
• chi arrotola le maniche della camicia sul posto di lavoro
• chi calza scarpe da ginnastica con l’abito
• chi porta la cravatta corta a metà petto o troppo lunga fin sotto la cintura.

L’elenco potrebbe proseguire ancora per un po’ e in fondo ognuno ha diritto di vestirsi poi come più gli aggrada. Per tutti quelli, invece, attenti alla ricercatezza del proprio guardaroba, ecco una preziosa ed esauriente guida sull’arte dell’eleganza.