La Chiave di Poseidone di Thalia Mars

La Chiave di Poseidone è il primogenito di Thalia Mars, pubblicato tramite Narcissus il 2 Dicembre del 2014.
Il titolo ci racconta già l’inizio della storia e ci indirizza subito verso il filone rigorosamente fantasy e dolcemente romantico del romanzo (con qualche accenno di erotico che non guasta mai).
Nonostante tutta la trama faccia riferimento alla mitologia greca, Thalia Mars articola la sua storia in modo davvero originale e coinvolgente, attualizzando qualcosa di estremamente antico come i miti degli Dei.

Siamo nel 2012; Damian è il Principe dell’esercito degli Dei Olimpo, figlio di Ares (il Dio della guerra) e destinato a guidare il khrathos, ovvero un esercito composto da guerrieri figli di altre divinità, compito che lui rifiuta con fermezza per paura di fallire. Vive secondo i dettami degli Dei, uccidendo le creature di Ade (il Dio degli inferi), e ad aiutarlo ci sono i suoi due migliori amici: Dina, una ninfa acquatica, e Ric, un demone Oimedo, portatore di malattie.

La sua routine è destinata a cambiare quando Poseidone gli affida il compito di proteggere la sua Chiave, ovvero l’unica persona al mondo in grado di aprire la gabbia dei Titani, rinchiusi nelle profondità dell’inferno.
Ed è così che conosce Sofia: una studentessa di medicina che conduce una normale vita da fuorisede, barcamenandosi tra studio e lavoro. Lei faticherà ad introdursi in quella nuova realtà e lui si troverà costretto ad aiutarla, prendendola con sé e insegnandole tutto quello che c’è da sapere su quel mondo così diverso per lei.

Non voglio dire troppo per non rivelare la trama, davvero ricca di colpi di scena e carica di suspense, ma vorrei permettermi un paio di commenti.
Il libro parte un po’ lento all’inizio, giusto il tempo di capire il particolare metodo di scrittura della Mars, che sfrutta molto la tecnica del feedback per far luce su alcune parti della storia, ma lo fa in maniera eccellente, integrando alla perfezione passato e presente. Una volta entrati davvero nella storia, la trama si fa appassionante e sicuramente in parte è merito dell’influenza epica dei miti greci, sapientemente mescolati con l’attualità del romanzo.
I personaggi sono caratterizzati molto bene, tanto che non sarebbe neppure necessario leggere il nome per capire chi sia a parlare. Damian, il bellissimo guerriero, è gelido e brutale, risultando a tratti molto divertente quando si trova a scontrarsi con la simpatia e l’adorabile normalità di Sofia.

In questo romanzo non è soltanto il protagonista maschile a farci innamorare, ma la stessa Sofia ha una carica, un’ingenuità e una simpatia che non può non farcela amare.
Un romanzo appassionante, una storia d’amore avvincente, condita di una divertente ironia che ci fa amare tutti i protagonisti.
Augurandomi che la storia non si concluda con questo romanzo, ma che la Mars ci regali altri assaggi del Principe Damian, dei suoi amici e degli Dei, non posso che consigliare questa lettura.