La Meschita. Il quartiere ebraico di Palermo
- Autore: Francesco D’Agostino
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2018
Francesco D’Agostino, appassionato studioso di Storia e cultura ebraica, pone in essere con questa sua opera, un testo completo diretto alla conoscenza di una parte importante e poco conosciuta del patrimonio storico monumentale della città di Palermo.
"La Meschita. Il quartiere ebraico di Palermo" è corredato di ampia documentazione fotografica a cura di Sandro Riotta che ne arricchisce e completa i contenuti. L’accattivante volume si compone di due distinte parti di cui la prima ripercorre in breve la storia della presenza ebraica in terra di Sicilia mentre la seconda accompagna il visitatore potenziale per i vicoli e le piazzette di quello che è stato il quartiere ebraico.
Di particolare interesse l’excursus storico riferito alle condizioni della popolazione ebraica nel corso delle varie dominazioni che si sono susseguite in terra di Sicilia a partire da quella musulmana. Proprio in questo periodo ebbe inizio nell’anno 887, quell’infausta prassi del “segno” per cui gli Ebrei dovevano portare una cintura gialla ed uno speciale turbante. Furono al contempo imposti dei balzelli di vario genere anche per praticare il loro culto, una costante che si ritrova nei periodi successivi, il prezzo da dover pagare per la diversità, per osservare la legge mosaica.
Nel corso degli anni, la città di Palermo è stata oggetto di sventramenti per la costruzione di nuovi assi viari, rendendo adesso difficoltoso individuare le strade, i vicoli dell’antico quartiere di cui nondimeno restano tracce visibili e significative.
La contrada del quartiere ebraico dove aveva sede la Sinagoga prendeva il nome di Meschita come era denominato questo luogo di riunione e di culto nell’uso siciliano e si differenziava dalla Guzzetta dove invece aveva luogo in prevalenza l’attività commerciale, ma di quest’ultima zona non rimane testimonianza nei luoghi e nei monumenti.
Leggendo le pagine del libro di Francesco D’agostino ci si immerge in un immaginario vissuto degli Ebrei di Sicilia che costituirono una componente rilevante della popolazione dell’Isola prima della loro espulsione decretata nel 1492 per volontà dei re cattolici, Ferdinando d’ Aragona ed Isabella di Castiglia.
Se l’espulsione fu, nell’immediato, un eccezionale successo politico della nascente monarchia spagnola e della Chiesa, rappresentata nell’Isola dalla Santa Inquisizione, a lungo andare si rivelò una catastrofe per l’economia, la cultura ed il successivo sviluppo della Sicilia.
Il primo insediamento di popolazione di origine ebraica a Palermo pare risalire al 598 d. C. e costituiva il 5% della popolazione complessiva, un nucleo perfettamente integrato nel tessuto sociale ed economico, una presenza, una realtà storica trascurata, come cancellata dalla memoria storica che si vuole fare riemergere con questo libro.
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