La buona condotta di Elvira Mujcic

Elvira Mujcic è una scrittrice kosovara che vive a Roma, ma non ha dimenticato la sua patria. Una terra difficile che dal 2008 è indipendente nonostante i tanti problemi; una terra tra Serbia e Albania che non si è mai riconosciuta nella Grande Serbia.
Mujcic ambienta questo romanzo, La buona condotta (Crocetti editore, 2023), in un paesino del Kosovo in cui serbi e albanesi sono ugualmente presenti ed...è imminente l’elezione del sindaco.
L’inizio dell’opera è fulminante: due bambine si contendono un pezzo di cortile e si picchiano fino a quando la madre non interviene e le divide. Miroslav, il futuro sindaco, dalla finestra vede tutto e dice:

Che cos’è un confine? Forse un modo per avvicinarsi...

Miroslav è mite, un personaggio simile ai folli di Dio di Dostowieskj. ha una moglie insoddisfatta e e dei figli adulti. Viene compatito da tutti per la sua bontà e tuttavia viene eletto.
Ma a Belgrado possono permettere che serbi e albanesi vadano d’accordo? Ma nbon scherziamo. Gli alti papaveri della capitale manderanno un altro sindaco, Nebiosa,un personaggio ambiguo e criminale oltre che impiegato nullafacente che è tutt’altro che felice di occupare la poltrona di primo cittadino.
Nel paese vivono i fratelli Zladko e Ludmila, la matta del paese. Una donna adulta con una pericolosa tendenza a innamorarsi di uomini impossibili e a creare rime apparentemente stupide, oltre che a seppellire le pastiglie di Aproxol, da cui nasce una pianta stentata e velenosa.

“E cosa poteva nascere dalla follia di voler guarire?” dice.

Una particolarità che mi ha colpito è la tendenza della gente a credere alla emotività più che alla ragione. Miroslav non ha scampo di fronte all’arroganza di Nebiosa, che in una diretta Youtube parlerà al mondo di identità nazionale quando gli albanesi apparentemente rovesciano le tombe....e non dico altro.
Ma anche Miroslav avrà la sua rivincita e anche Ludmilla ritroverà la ragione allontanandosi da un paese che non la ama.
Il libro è ben strutturato, le tematiche sono molte (dalle violenze domestiche all’immigrazione), ma narrate in modo semplice.
Una buona lettura da consigliare anche a lettori adolescenti.