La donna nel frigo di Gunnar Staalesen

Iperborea, 2011 - “La donna nel frigo” di Gunnar Staalesen, padre del giallo norvegese, è un romanzo teso e inquieto, ricco di colpi di scena, che non delude nemmeno sul finale, decisamente imprevedibile. Il libro fa parte di una serie che consta di ben quindici romanzi, aventi tutti come protagonista l’investigatore privato Varg Veum, uno dei detective più solitari e scanzonati del thriller scandinavo. Testardo fino all’inverosimile, ironico e disincantato, in perenne conflitto con la bottiglia e con l’altro sesso, Veum è l’anti-eroe per eccellenza.

In questo romanzo, il detective dovrà vedersela con una spietata banda di affaristi decisi a tutto pur di proteggere i loschi traffici che hanno come quartier generale la città di Stavanger, arricchitasi improvvisamente grazie al petrolio. È proprio qui, in un paesaggio dominato da luccicanti piattaforme petrolifere ed equivoci locali notturni, che è scomparso nel nulla il giovane Arne Samuelsen, tecnico di una delle più importanti compagnie americane.
Messosi sulle tracce dell’uomo per conto dell’anziana madre, Veum si infiltra in un mondo sommerso fatto di bische clandestine, soldi sporchi e prostituzione, dove la vita umana non ha alcun valore e contano solo gli interessi economici. Proprio qui conoscerà l’ambigua e bellissima Elsa, prostituta d’alto bordo che sconvolgerà, seppur temporaneamente, la sua vita.
L’indagine, che inizialmente sembrava un normale caso di sparizione, subirà una svolta sorprendente quando Veum si recherà a ispezionare l’ordinatissimo appartamento di Samuelsen, aprirà il frigo e al suo interno troverà il cadavere nudo e decapitato di una giovane donna…

“La donna nel frigo” è una lettura appassionante, che riesce a mescolare le carte in tavola proprio quando il lettore crede di essersi fatto un’idea sul movente dell’assassinio, che riesce a sorprendere proprio quando la trama sembra farsi prevedibile.
Aldilà del giallo, però, il un romanzo è un vero e proprio affresco di un’epoca, quella delle nuove, grandi piattaforme petrolifere e dell’arricchimento selvaggio, incontrollabile, in grado di trasformare all’improvviso un’anonima e grigia cittadina di provincia in una nuova Eldorado dove tutto è lecito e i divieti esistono solo per essere infranti. Potere del denaro, forza corruttrice per eccellenza, e di un’umanità che l’ha eletto unica ragione di vita, insieme ai piaceri che è in grado di procurare.