La falena e la fiamma di Roberto Costantini

Ice, oggi. Aba, tempo prima, molto tempo prima.
Una vita fa, una vita che non sembra nemmeno la sua e invece lo è.
Sappiamo chi è Aba, oggi, ora. E del suo passato? Cosa sappiamo? Poco o niente. Ecco perché questo libro, La falena e la fiamma di Roberto Costantini (Longanesi, 2022), sarà così importante, per noi.

Una storia che partirà con un’Aba giovane e ancora disillusa, per certi versi, anche se ciò che diventerà si è già insinuato in lei, per sua volontà, ma anche grazie a specifici insegnamenti.

Nel 1999 Aba era una studentessa universitaria che credeva fermamente nella giustizia e che non sopportava i giochi di potere. Agirà in prima persona, prima attraverso la politica e le manifestazioni studentesche, poi giungerà la notizia che le cambierà la vita per sempre: una ragazza viene ritrovata morta e, inutile dirlo, le indagini vengono chiuse in fretta, troppo in fretta.
Aba non si fermerà alle apparenze e indagherà, aiutata da Johnny, un ragazzo che ha già capito come gira il mondo e prende quel che può quando può, senza fare domande, senza chiedersi se gioca dalla parte giusta o sbagliata.
Chi lo decide, poi, cosa è davvero giusto?
Purtroppo (per fortuna?) Aba rappresenterà l’incognita impazzita che proprio non aveva calcolato e, quando sarà ora di scegliere, anche la vita di Johnny subirà un violento scossone…

Con La falena e la fiamma, Roberto Costantini torna in libreria con il suo stile magnetico e frizzante e lo fa con una storia che partirà sottovoce.
Un tono pacato, gentile, che ci rasserenerà l’animo prima di accelerare all’improvviso, catapultandoci in uno scenario lontano chilometri e anni.
Uno scenario così vivido che non potrà fare a meno di deliziarci e spaventarci.

Ho letto ogni opera di Costantini dal suo esordio, un paio di lustri fa, e ancora non mi capacito di come riesca a stregarmi sempre più, libro dopo libro, imprigionando i sensi sin dalla prima parola.
Certo, il merito potrebbe essere dei personaggi, così dettagliati da apparire davanti ai nostri occhi, delle descrizioni minuziose mai pesanti e dei dialoghi taglienti. Tutte ottime ragioni.
Eppure qualcosa mi sfugge, come quando assaggiamo un piatto prelibato e riconosciamo gli ingredienti uno a uno, tranne l’ultimo, quella spezia che amiamo, ma che non riusciamo a identificare.
Una storia dedicata agli amanti dell’azione, verrebbe da dire.
Una storia scritta così bene da essere ideale a tutti i tipi di lettori, dico io.
E non è facile trovare una storia così.