La gioia piccola d’esser quasi salvi
- Autore: Chiara Valerio
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2009
La parola chiave de La gioia piccola d’esser quasi salvi, insolito e intenso romanzo di Chiara Valerio, sembra essere sangue: il rosso dei gerani, del sangue che ripetutamente sgorga dalle ferite dei protagonisti, delle immagini che compaiono nella mente appannata di Agata, la nonna che tiene in piedi tutta la storia. Agata, una colta traduttrice di greco e latino ha avuto una figlia, la fotografa Lucia, madre a sua volta di Giulia; la bambina ha pochi anni quando giocando con sua madre sul balcone di casa perde una scarpa... e Lucia si getta nel vuoto, per riprendere la sua scarpa (pensa Giulia), che si precipita in strada dove strappa il lenzuolo sporco di sangue che copre il corpo senza vita di sua madre. Tutto questo è stato visto con orrore da Marco, coetaneo di Giulia, e i due bambini da quel momento diventano inseparabili. Marco ama la piccola Giulia, vuole proteggerla, e la loro infanzia passa divenendo adolescenza, giovinezza. Giulia ha studiato, è traduttrice e geografa; Marco lavora per i suoi genitori, da anni all’estero e ora, mentre Giulia studia a Londra, crede di essersi innamorato di Leni, una giovane e bellissima prostituta polacca, che ospita in casa. Al ritorno di Giulia nella casa della nonna, ormai dimentica di parole e avvenimenti, tranne del proprio immutabile dolore per la perdita di Lucia, il gruppo di personaggi si ricompone.
In questo triangolo di affetti, gelosie, ansia di possesso, sfrenata sensualità, tenerezza, ricordi, lussuria, che è costituito da Giulia, Marco e Leni, vediamo la capacità della giovane narratrice di costruire dialoghi, rapporti, sottintesi, che ci coinvolgono con efficacia e rapidità mostrandoci un microcosmo, il condominio dove i protagonisti vivono, che vediamo da tante diverse sfaccettature e con occhi ogni volta diversi, in una specie di caleidoscopio di immagini che si rifrangono attraverso specchi e le lenti di un potentissimo binocolo Zeiss di cui Marco si è dotato per vivere insieme alle sue due donne, dopo che la passione omosessuale tra Leni e Giulia sembra averlo escluso. Gli incubi di Agata con diavoli che vogliono catturarla, le sue letture dell’Iliade, il suo rimpianto per la vita spezzata di Lucia, la perdita di senso delle parole e la sua follia restano le pagine più efficaci di questo romanzo originale, a tratti poetico, ben costruito. Resta un po’ di amarezza nell’osservare che i giovani personaggi non riescano mai a raggiungere i loro obiettivi di felicità e sostanzialmente vivano di ricordi di un passato pieno di avventure del cuore... Marco e Giulia erano felici da bambini, pur dentro un dolore assurdo sembra dirci la giovane autrice: ci sarà salvezza per questa generazione così precocemente provata dalla violenza di adulti troppo spesso inadeguati?
La gioia piccola d'esser quasi salvi
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