La locanda delle trote blu di Luca Moretti

Con il suo terzo romanzo La locanda delle trote blu (Robin, 2014), Luca Moretti abbandona il nichilismo e l’introspezione psicologica dei suoi primi due romanzi e si lascia andare al piacere liberatorio di ricordare e di narrare.

Un romanzo, quindi, più leggero dei precedenti ma non meno coinvolgente e avvincente. Scritto, come i precedenti, con uno stile classico e raffinato e con un bel ritmo incalzante e piacevolissimo.
La locanda delle trote blu si può inserire (anche se a mio parere una collocazione rigorosa all’interno dei cosiddetti “generi” non ha molto senso…) nel filone dei “romanzi di formazione”. Quei romanzi, cioè, dove l’autore racconta la storia di un giovane nel suo passaggio dall’adolescenza all’età adulta.

Il romanzo, infatti, racconta alcune vicende accadute a Nicola, studente universitario a Milano al primo anno di corso, tra l’ottobre del 1989 e il giugno del 1990. Pochi mesi durante i quali, attraverso una serie di eventi che si succedono velocemente e contemporaneamente (il trasferimento del protagonista da un paese di montagna alla grande metropoli, la sua scoperta del sesso e dell’amore, la sua nuova esuberante vita da studente universitario lontano da casa e dai genitori, la caduta del muro di Berlino, lo scioglimento del partito comunista italiano, il movimento studentesco dell’89, per citarne solo alcuni…), Nicola acquista coscienza di sé e diventa adulto.

E’ un passaggio “normale” che appartiene ad ogni essere umano ma che nel caso del protagonista del romanzo viene tratteggiato in modo particolare ed emozionante perché tutto si concentra in pochissimo tempo ed in modo inaspettato e travolgente.

La locanda delle trote blu, toccando alcuni temi di cronaca politica e sociale degli anni 1989/1990, è anche, in parte, una riflessione sull’Italia e sul mondo di allora. Una riflessione su quel breve periodo di grandissimi cambiamenti e sconvolgimenti epocali che hanno contribuito a formare le idee, i valori e perfino il carattere del protagonista, come è accaduto per tutti quelli della sua generazione. Attraverso l’espediente del flashback l’opera diventa anche un possibile strumento di riflessione sull’Italia e sul mondo di oggi.

Romanzo d’amore? Romanzo politico? Romanzo storico? Memoir? Romanzo sui sogni di gioventù?
La locanda delle trote blu è un po’ tutto questo, ma anche altro… In fondo, in ogni libro, ogni lettore può trovare quello che vuole… E in questo romanzo di Luca Moretti le occasioni per riflettere su se stessi, magari lasciandosi andare al piacere di ricordare la propria gioventù, non mancano sicuramente.