La parte divertente di Sam Lipsyte

La prima volta che ho letto qualcosa di Sam Lipsyte è stato nella raccolta The burned children of America, la collezione di racconti con la quale Minimum Fax ci faceva conoscere alcuni tra i più interessanti scrittori contemporanei statunitensi. Il breve racconto di Lipsyte era forse tra quelli che meno risaltavano, a mio parere, ma non per questo meno interessante. Quindi quando ho visto che era uscito questo suo nuovo lavoro ho deciso di cimentarmi nella lettura e devo dire che non sono per niente rimasto deluso dalla scelta fatta.

I racconti che costituiscono questa raccolta sono tutti, potrei dire, non convenzionali, nel senso che per starci dietro occorre uscire un po’ dagli schemi. I personaggi, tutti particolari ma sostanzialmente credibili, sono calati in ambienti reali e le storie che all’apparenza possono sembrare assurde nascondono una verità abbastanza chiara: quella dell’insuccesso. I protagonisti sono infatti per lo più persone che non hanno molto successo nella vita, che sostanzialmente hanno lo stesso punto di partenza di un qualsiasi componente della classe media americana, ma che si trovano a cadere rovinosamente verso una mediocrità che nel migliore dei casi lascia il tutto invariato.

Più che a perdenti, ci troviamo di fronte a persone inconcludenti che proprio per questo ci spingono al riso, ma che subito si rivela un riso piuttosto amaro, anche perché nella maggior parte dei casi questi anti-eroi non hanno una vera scelta e seguono passivamente il su-e-giù che la vita riserva loro. Un’altalena che porta alcuni ad avere la sensazione di riuscire ad arrivare a qualcosa, ma che svanisce velocemente e a quel punto nulla può più essere fatto.

Quando la vita ti atterra, non prenderti la briga di rialzarti. Perché la vita ti castigherà per esserti rialzato.

Un libro complesso, che, in modo ironico, ti fa entrare in contatto con

• ragazzini sadici,
• uomini grassocci che, segnati dal mancato rapporto con la propria madre, cercano di fare da balia alle neomamme (tra l’altro i temi del ragazzo-grasso e del rapporto madre-figlio sembrano essere molto forti nell’autore e comuni a più racconti),
• figlie di ebrei che trovano il senso della loro vita quando incontrano uomini con tatuaggi nazisti,
• uomini che sanno apparire ma non sanno essere.

Pubblicata da minimum fax nel 2014, "La parte divertente" è una raccolta di racconti che consiglio di leggere.