La primula rossa
- Autore: Emma Orczy
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Fazi
- Anno di pubblicazione: 2018
Nella collana Le Strade Fazi riedita “La primula rossa” (2018, titolo originale The Scarlet Pimpernel, traduzione di Daniela Paladini) di Emma Magdalena Rosalia Maria Josefa Barbara Orczy (Tarnaörs, 23 settembre 1865 – Henley-on-Thames, 12 novembre 1947) scrittrice britannica di origine ungherese, comunemente nota come Emma Orczy, la quale deve la sua fama principalmente alla nota saga letteraria La primula rossa, ciclo di dodici romanzi pubblicati in fascicoli agli inizi del Novecento. Il primo della serie, “La primula rossa”, uscì in volume nel 1905.
Parigi, settembre 1792.
“Una folla irruenta, rabbiosa, di esseri che di umano avevano solo il nome – dai lineamenti si sarebbero dette piuttosto creature selvagge – mormorava eccitata da infime passioni, dalla sete di vendetta e dall’odio”.
Con la presa della Bastiglia, avvenuta il 14 luglio 1789, in Francia è scoppiata la Rivoluzione al grido di Liberté, Égalité, Fraternité. Luigi XVI di Borbone e sua moglie, la regina Maria Antonietta, sono stati deposti e tratti agli arresti domiciliari. La ghigliottina lavora instancabilmente decapitando decine e decine di aristocratici. Con l’ascesa al potere del giacobino Robespierre, il Terrore semina le strade di Parigi. Gli aristocratici, aristos l’antica noblesse, sono considerati dal popolo dei traditori. Quello stesso popolo oppresso per secoli,
“schiacciato sotto i tacchi scarlatti dei loro graziosi scarpini”
ora detta legge nel Paese e schiaccia i vecchi padroni non sotto i tacchi ma sotto un peso ben più efficace: la lama della ghigliottina. Adesso in Francia il sovrano è il popolo, e la sua sete di sangue si autoalimenta senza estinguersi mai. Chi può cerca di fuggire in Inghilterra, non è raro imbattersi in uomini in abiti femminili, in donne in tenuta virile e in bambini avvolti in stracci da mendicante. Una poco aristocratica fuga che spesso si rivela vana, giacché alla Barriera Ovest il sergente Bibot, col suo fiuto eccezionale, smaschera anche l’aristocratico travestito nel modo più impeccabile. Ma di recente, un gran numero di nobili sono riusciti a fuggire dalla Francia e a raggiungere l’Inghilterra sani e salvi. Girano strane voci su queste fughe, che si sono fatte molto frequenti e audaci, pare che una banda di inglesi si divertano a impiegare il loro tempo sottraendo a Madama Ghigliottina le vittime destinatele dalla legge. Nessuno aveva mai visto questi misteriosi inglesi quanto al loro capo, il solo nominarlo provocava brividi di terrore. Questo temerario inglese, abile spadaccino, si fa chiamare Primula Rossa, perché la sua firma è proprio rappresentata da quel fiore scarlatto.
“Una somma di cinquemila franchi sarebbe andata a colui che avesse messo le mani sulla misteriosa e sfuggente Primula Rossa”.
Le opere appartenenti alla saga della Primula Rossa considerate come antesignane del genere della letteratura di spionaggio, redatte dall’autrice che conosceva bene la ferocia dei rivoluzionari avendola subìta nel paese natio, esaltano le imprese del primo eroe dall’identità segreta. Le gesta della Primula Rossa sono state adattate per il cinema e la televisione. Citiamo il celebre film La Primula Rossa diretto nel 1934 da Harold Young, protagonista Leslie Howard, bravissimo nel calarsi nel ruolo del gentiluomo inglese Sir Percy Blakeney, in apparenza annoiato dalla sua futile esistenza ma che in realtà rischia la propria vita per trarre in salvo degli innocenti.
“Sacré tonnerre! È assai probabile che si trattasse di quel maledetto inglese in carne e ossa… la Primula Rossa”.
La primula rossa
Amazon.it: 12,34 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La primula rossa
Lascia il tuo commento
Piacevole opera di intrattenimento, ma nulla più.