La ragazza del libro dei fuochi di Jane Borodale

Pubblicato in Italia da Leggereditore, “La ragazza del libro dei fuochi” di Jane Borodale arriva finalista all’Orange Prize 2010.

La protagonista è Agnes Trussel, una ragazza diciassettenne che vive in una famiglia numerosa con la madre nuovamente incinta. Abitano in un cottage ai confini del villaggio di Washington. Agnes, oltre a dare una mano in casa, trascorre mezza giornata a tessere la stoffa per venderla, ma un giorno viene sedotta da un ragazzo e rimane incinta. Terrorizzata dall’accaduto e non volendo portare vergogna in famiglia, parte di nascosto e si trasferisce a Londra. Durante il viaggio, fa la conoscenza di Lettice Talbot, una ragazza molto bella e raffinata che cerca di aiutarla una volta arrivati a destinazione, ma Agnes, arrivata a Londra, perde l’indirizzo che le aveva dato Lettice, così mentre vaga per la città, vede un annuncio di lavoro e si reca all’indirizzo. Lì trova un impiego nel laboratorio del signor Blacklock: produce fuochi d’artificio. Agnes scopre ben presto di essere portata per questo lavoro, nonostante gli odori forti e pungenti che nella sua condizione aumentano la nausea. Quando la sua pancia comincia a crescere le viene difficile nasconderla e ha paura che il signor Blacklock possa scoprirla e licenziarla. Non si accorge neanche un po’ di come lui la guarda quando pranzano o cenano insieme. Agnes ha molto rispetto per lui, sa che ha perso la moglie durante il parto e vede nei suoi occhi la sofferenza della perdita ancora viva. Non si rende conto di quello che ha visto in lei il giorno in cui si è presentata per il lavoro.

Un romanzo molto bello, sia nella scrittura che nel contenuto. La descrizione di alcune tecniche per costruire fuochi d’artificio è affascinante e il fatto che siamo nel 1752 la rende ancora di più.