La schiava ribelle
- Autore: Eleonora Fasolino
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Newton Compton
- Anno di pubblicazione: 2022
“Briseide, amante di Achille e custode dei suoi segreti” è il sottotitolo de La schiava ribelle (Newton Compton 2022) romanzo d’esordio della scrittrice romana Eleonora Fasolino, già editor e traduttrice, la quale dopo la maturità classica ha conseguito la laurea triennale in Lingue, culture, letterature e traduzione presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
“Cantami, o Diva, del Pelìde Achille
L’ira funesta che infiniti addusse
Lutti agli Achei, molte anzi tempo all’Orco
Generose travolse alme d’eroi,
E di cani e d’augelli orrido pasto
Lor salme abbandonò (così di Giove
L’alto consiglio s’adempìa), da quando
Primamente disgiunse aspra contesa
Il re de’ prodi Atride e il divo Achille”.
(Iliade, Proemio, vv. 1-7)
Quante volte a scuola la professoressa di italiano ci ha fatto ripetere a memoria i primi versi del poema di Omero Iliade, datata circa al 750 a. . caposaldo della letteratura greca e occidentale? Innumerevoli. Gli studenti più recalcitranti, a forza e controvoglia, tentavano di imparare a memoria i meravigliosi versi di quest’opera antica e complessa ambientata ai tempi della guerra di Troia, che narra gli eventi accaduti nei cinquantuno giorni del decimo e ultimo anno di guerra. Nei versi c’erano tutti quei sentimenti che albergano nel cuore dell’uomo: passione, ambizione, superbia, coraggio, ardimento e che presto noi studenti giovincelli senza esperienza alcuna avremmo sperimentato.
Eleonora Fasolino, giovane autrice di sicuro talento, in queste pagine offre al lettore una riscrittura originale, avvicinando il mito alla sensibilità moderna, partendo dalla figura di Briseide, la schiava ribelle. Il libro, da consigliare sia ai lettori adulti sia agli studenti che si accingono a tornare sui banchi di scuola, è incentrato sul rapporto che unisce Achille, Briseide e Patroclo, eroe omerico, amico di Achille.
“Lei, Briseide, e lui Achille dal piede veloce. Lei lo aveva amato in guerra. E lui aveva combattuto amandola”.
Briseide era una principessa di Lirnesso, figlia di Briseo, un sacerdote di Apollo. Durante la guerra di Troia, Achille, eroe leggendario della mitologia greca, nella presa di Lirnesso, città alleata di Troia, si riservò Briseide nella divisione del bottino, facendone la sua schiava. A sua volta Agamennone, capo supremo degli Achei catturò Criseide, figlia di Crise, un sacerdote di Apollo, ma quando il dio scatenò una pestilenza sul campo degli Achei i capi greci lo costrinsero a rendere Criseide. Agamennone accettò, ma volle in cambio Briseide. Lo scambio provocò l’ira furibonda (“l’ira funesta”) di Achille, che abbandonò gli scontri. Agamennone tentò di restituire la schiava, insieme a del denaro, ma Achille non volle sentire ragioni. Dopo la morte di Patroclo, Agamennone restituì Briseide ad Achille, carica di ricchi doni, giurando di averla rispettata. Briseide pianse sul cadavere di Patroclo in quanto quest’ultimo l’aveva sempre trattata con gentilezza e le aveva promesso di farle sposare Achille. Ma:
“Non tutto sarebbe finito. Non tutto sarebbe stato dimenticato. Qualcuno avrebbe sempre fatto in modo di ricordare al mondo le gesta eroiche di un semidio dalle umane debolezze”.
La schiava ribelle
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