La storia più dolce
- Autore: Federica Buonocore
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2021
Un delizioso libro è La storia più dolce (Scatole Parlanti, 2021), primo romanzo della giovane Federica Buonocore, autrice salernitana che vive a Roma, dove si è laureata alla Sapienza in Giurisprudenza.
La storia si svolge nella costiera amalfitana, tra Amalfi e Atrani, un piccolo borgo marinaro, con i suoi vicoli che si arrampicano fin sulla roccia, stradine, vecchie scale e archi, e il bar di Matteo, famoso per i suoi pasticciotti.
“Le fondamenta delle case di Atrani e Amalfi non sono di mattoni, ma di altre case. Una famiglia poggia sull’altra, tanto che le voci dell’una diventano le voci dell’altra. I profumi della casa accanto entrano dallo spiraglio di finestra aperto di quella vicina."
La vicenda si svolge negli anni ’70, che come scrive la nostra autrice sono gli anni nei quali si ricorda lo scioglimento dei Beatles, Pippi Calzelunghe in televisione e la morte di Jimi Hendrix. Sono gli stessi anni che vedranno i protagonisti del romanzo coinvolti in una serie di enigmi, primo tra tutti chi fosse il fortunato vincitore al Bancolotto.
Matteo era famoso perché mastro pasticcere, il migliore della costiera e ogni mattina all’alba era già al lavoro nel suo laboratorio. Aveva compiuto trentasei anni e i suoi occhi azzurri, “quell’azzurro sveglio, sagace, ingegnoso”, lo facevano assomigliare a un divo americano. Anche lui come tanti era emigrato in America, dove aveva imparato a fare i gelati e a lavorare tanto, per poi tornare e aprire la sua piccola attività. Il pasticciotto lo aveva reso celebre: uno scrigno di pasta frolla, con dentro crema pasticcera e un tocco di amarena. La prima volta che lo aveva preparato aveva appena diciott’anni, e da quel giorno ogni dì li sfornava dorati e perfetti. Aveva imparato nella sua vita a cavarsela da solo, “aveva sempre usato il cervello per risolvere ogni rogna”, ed era certo che quando una persona aveva talento non riusciva a pensare ad altro che alla propria arte. La pasticceria era un suo dono.
“La pasticceria era una scienza esatta. Era fatta anche di esperimenti ma soprattutto di precisione. Ogni ricetta aveva il suo numero di uova, i suoi grammi di zucchero, farina e latte. Era una magia che si compiva ogni volta: miscelare quei pochi ingredienti per far venire fuori un morso di paradiso.”
Il fatto misterioso successe nell’inverno del ’70, nel freddo rigido che aveva avvolto Atrani come in una palla di neve, tra i vicoli che profumavano di caffè al mattino presto e il rumore del mare sugli scogli: Matteo si era accorto che ogni volta che le teglie uscivano dai forni mancavano dei pasticciotti, quasi sempre in numero di cinque. Forse qualcuno li prendeva prima di infornarli? Il laboratorio come il bar erano a conduzione familiare, impossibile! Ma allora i dolci che fine facevano? Chi li rubava?
Il suo aiutante Gennarino, “per tutti un bravo ragazzo”, era un ragazzo fidato e aveva il compito di prendere le teglie sporche uscite dal forno, di ripulirle e metterle a posto, solo pulizie e spostamenti. Lo aveva preso sotto la sua custodia da quando la madre era morta, e il padre Cosimo, invecchiato di colpo, “pur di arrangiare la giornata” aveva trasformato una piccola cantina in un bar dove preparava granite. Si vociferava nel piccolo paese che avesse intenzione di aprire un bar, con un bancone di legno nuovo di zecca e vetrine ripiene di ogni ben di Dio.
Un mistero dietro l’altro: quello dei pasticciotti scomparsi e chi avesse vinto al lotto una fortuna milionaria.
La storia più dolce è un romanzo sorprendente a tratti dilettevole, un tuffo tra i profumi della costiera, dei suoi limoni, dell’odore del mare, dei dolci, e tra le storie della nostra gente che riprendono le fila della vita di un tempo che oggi non c’è più. Personaggi reali e di fantasia, che con la loro innocente arrendevolezza sembrano uscire dalle pagine di una commedia di Eduardo, uomini e donne legati dall’amore per le proprie radici, dalla fatica del lavoro, dai dolori, dalla famiglia, dal saper perdonare, dalla propria arte e dalla voglia di riuscire nella propria vita.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La storia più dolce
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