Linea di sangue di Sidney Sheldon

Il successo o la famiglia? Da Linea di sangue (Sperling & Kupfer), il bestseller di Sidney Sheldon, nel 1979 fu tratto l’omonimo film di Terence Young con protagonista Audrey Hepburn.

Elizabeth Roffe è bella e intelligente, oltre a esser figlia di uno degli uomini più ricchi e potenti del mondo.
Tutto sembra filare per il verso giusto ma un giorno Sam, suo padre, muore improvvisamente.
D’altronde prima o poi doveva accadere. Ma impossibile accettare che si accaduto per un banale incidente.
Elizabeth si ritroverà sola e ricca, circondata da persone che vogliono aiutarla.
Perlomeno è ciò che affermano.

Lei non capisce nulla di alta finanza e tutti le dicono che la cosa migliore sarebbe vendere l’azienda di famiglia e ritirarsi a vita privata.
Una dorata vita privata.
Però lei intuisce qualcosa, sembra percepire una velata minaccia in quello che sembra un amorevole consiglio.
E solo Rhys, l’uomo che la conosce fin da quando era bambina, e che lei ama da quando è adolescente, sembra poterla (e volerla) aiutare.
Perché suo padre ci è morto, per quell’azienda.
E non è un modo di dire.
Lei sembra destinata a fare la stessa fine.
A meno che…

Sidney Sheldon in Linea di sangue ci parla d’amore.
L’amore per la persona amata, certo.
Ma anche per la famiglia, per chi ha fatto sacrifici, per chi vive con noi e per noi.

Un libro corposo che finirà purtroppo in fretta, grazie a una trama intricata e intrigante e personaggi così vivi che ci sembrerà di sentirli, di poterli toccare.
D’altronde quando un autore viene definito “Mr. Bestseller” un motivo ci deve pur essere.

Una storia dedicata a chiunque voglia leggere qualcosa di bello. Veramente bello.