Maestra. Intervista a Milena Mirri Dispenza
- Autore: Ketty Giannilivigni
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2023
Un libro che parla di danza, e in particolare di studio e pratica della danza, ricordando una grande maestra, Milena Mirri Dispenza, nata a Roma nel 1931, approdata poi a Palermo dove iniziò ad insegnare danza, creando la prima scuola di danza del capoluogo nel 1955 che operò per decenni. La grande maestra di danza ci ha lasciati nel 2022, ma ora queste pagine ce ne restituiscono il ricordo.
Maestra. Intervista a Milena Mirri Dispenza (Torre del Vento, 2023) è un saggio piacevolissimo da leggere proprio come un romanzo.
Nella prima parte si tratta della storia della danza in Italia dalla metà dell’Ottocento fino agli Trenta del Novecento. Nella seconda parte vi è un’intervista alla maestra dove si approfondisce lo sviluppo della danza in Italia, con una ricchezza di aneddoti e personaggi.
È un dialogo intenso, molto sentito e partecipato, piacevolissimo da leggere. Numerose e dettagliate note arricchiscono il testo scritto e lo approfondiscono qualora il lettore volesse allargare le conoscenze e avere maggiori informazioni sui personaggi e, in genere, sul periodo storico. Il tutto viene esposto con lievità e leggerezza di scrittura che riflette la delicatezza con cui si muove la ballerina ed ancor più maestra di cui si ripercorre il vissuto in queste pagine.
L’autrice di questo saggio/intervista, già allieva della maestra, ha avuto modo di dialogare con lei nel corso del tempo e dai colloqui avuti sovente proprio alla fine della giornata, nella sala di danza dove si rimembrava il passato guardando le antiche fotografie che la ritraevano, esposte nella scuola di danza, è scaturita l’idea di raccoglierne il contenuto in questo splendido volume.
Ketty Giannilivigni, studiosa di sociologia della moda e del costume, ha avuto la felicissima ed encomiabile idea di registrare delle vere e proprie interviste con la sua maestra di ballo per oltre un trentennio, che adesso assumono forma scritta in questo libro. La stessa “Maestra” ebbe modo di vedere in nuce quello che era il risultato del suo dire e soprattutto del suo insegnare.
In quella scuola di danza diverse generazioni di giovani donne del capoluogo e della provincia di diverso ceto, hanno molto appreso dai suoi insegnamenti e la consideravano molto più che una maestra per il suo rigore e la sua professionalità.
È una storia meritevole di essere raccontata che narra e riporta al contempo una pagina della storia d’Italia, in quanto Milena Mirri Dispenza, iniziò a studiare e praticare danza a Roma sotto i bombardamenti. La sua professione di ballerina la svolse dopo a Napoli, durante l’occupazione anglo-americana per poi passare a Palermo dove ha “allevato” moltissime ragazze.
L’essere stata una ballerina, anche senza essere stata poi una professionista, dice l’autrice, è qualcosa che resta dentro e segna fortemente nel modo di vivere la vita, di sapere come porsi dinnanzi ad essa. Un palcoscenico per ballare che era divenuto anche un palcoscenico per la vita che si doveva affrontare.
La “Maestra” è stata una donna moderna, una professionista brava ed apprezzata e per quell’epoca anticonformista, decidendo già in tenera età di coltivare e proseguire il suo desiderio di fare la ballerina, nonostante le numerose difficoltà ambientali e di mentalità per quei tempi, viaggiando e trasferendosi, prima ancora di prendere il diploma, tanto era già stimata e considerata.
In famiglia le fu di supporto il padre, anch’egli ballerino in un periodo in cui erano più le donne quelle che praticavano la danza classica. Questo era spiegabile in quanto gli eventi bellici e la leva obbligatoria avevano procurato una carenza del genere maschile e sovente erano le donne a ricoprire il ruolo di ballerino.
Invero il padre all’inizio prese a scoraggiarla comprendendo bene come il mondo della danza fosse irto di ostacoli e difficoltà specie per una giovane donna.
Il padre, che era stato anch’egli ballerino tra l’altro, era stato un grande appassionato di danza. Milena Mirri Dispenza, molto determinata, non desistette dal suo proposito di iniziare la carriera e ad appena sette anni entrò a fare parte del Teatro dell’Opera di Roma.
La si vede bambina nel film Bellissima di Luchino Visconti in un provino dove Teresa Battaggi, la sua insegnante, interpreta proprio la parte della sua maestra di ballo.
Le due sorelle, Teresa e Placida Battaggi erano donne che avevano speso tutta la loro vita per la danza ed insieme a esse molta influenza esercitarono nella carriera della Mirri Dispenza a Napoli, le coreografe Bianca Gallizia e Margherita Wallmann.
Ketty Giannilivigni, dando il giusto merito e valore a chi le ha insegnato tanto, ha radunato tutto il materiale audio raccolto con le interviste alla sua maestra, oltre a quello che le aveva raccontato in una narrazione che sarà di certo utile a chi vorrà intraprendere questa carriera. I saggi di Milena Mirri si distinguevano per le coreografie, ricchissime di movimento e di gestualità ed anche per la velocità nell’esecuzione e per la bellezza e varietà di costumi. La maestra ebbe l’accortezza di avvalersi sempre, sin dai primi saggi, dell’assistenza della responsabile del settore costumi del teatro.
Vi sono nell’intervista momenti in cui Milena Mirri Dispenza si rammarica per aver lasciato anzitempo la sua carriera di ballerina già avviata al meglio, ma il suo più grande ruolo, la sua vera opera d’arte, è stato essere Maestra di danza con oltre 50 anni di insegnamento; in questa veste ha lasciato un’impronta indelebile.
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