Marketing Luther King Reloaded. Il tuo prodotto è la storia che sai raccontare di Simone Ciaruffoli

In una dissacrazione del marketing tradizionale scorrono veloci le pagine del libro Marketing Luther King Reloaded. Il tuo prodotto è la storia che sai raccontare (Anteprima Edizioni, 2021). Ogni assunto pubblicitario o comunicativo del passato è demolito a colpi di ragionamenti puntuali ed esempi concreti. Simone Ciaruffoli, infatti, preferisce la pratica e i risultati a libri impolverati e teorie tramandate per sentito dire.

Non aspettatevi un manuale con le soluzioni già pronte per far decollare il vostro prodotto. Leggerete, invece, pagine di critica di pensiero e inizierete un viaggio nel mondo dei brand, insieme all’autore, per costruire un vostro punto di vista.
In una disamina spregiudicata delle strategie di marketing trova spazio il ruolo decisionale del cliente. L’autore vi stupirà con le sue critiche, neanche poco velate, a tutti i guru dei social e a chi si affida agli influencer.

In Marketing Luther King Reloaded ogni soluzione già pronta e impacchettata dai sedicenti esperti del settore è spazzata via. Simone Ciarruffoli mette in campo, invece, la storia del suo prodotto, il racconto dell’evoluzione del brand.
L’autore dimostra come i suoi anni di lavoro e di advertising abbiano reso possibile il suo sogno imprenditoriale. L’obiettivo di questo libro è proprio decretare un unico vincitore dal confronto tra una realtà di marchio riuscita, come quella di BURGEZ, e le teorie di vendita elaborate dietro una scrivania.

In Marketing Luther King reloaded l’autore svela quanto il marketing abbia permeato la vita di tutti, quanto abbia modificato, anzi anticipato, i desideri dei clienti, per poi analizzarli e sfruttarli a proprio favore.
E se molti concetti possono affascinare gli appassionati di marketing, il libro è accessibile anche ai non addetti ai lavori perché dà una visione smaliziata del dietro le quinte dei prodotti. Ci sono case studies e confronti tra diverse realtà di mercato, anche per contestualizzare lo storytelling dei brand.

I capitoli sono brevi, come assaggi dei BURGEZ dell’autore. Il linguaggio è sempre diretto, scorrevole, senza fronzoli. Quello che affascina di questo libro è il tono pungente e provocatorio. Però è anche quello che può farvi odiare Marketing Luther King. Ecco perché è una lettura che spiazza, soprattutto gli operatori del settore. Superato il fastidio iniziale per la dissacrazione della comunicazione, noterete un punto di vista che vi farà riflettere.
E vi lascio con questo passaggio che ho adorato:

“Avete visto i social, no? Le descrizioni degli utenti. Cavolo non ci sono più gli operai, gli elettricisti, i pescatori, le descrizioni sono tipo «viaggiatrice del pensiero con in dote l’arma bianca della parola»... «diplomata in editoria e appassionata dalla cucina, correttrice di cozze.»”