Mister dammitempo di Mike Gayle

Protagonista di Mister dammitempo (Sperling & Kupfer, 2002, trad. di G. Balducci) di Mike Gayle è Duffy, un ragazzo che non ha ancora trent’anni, eppure la sua vita sembra già sorridergli. Non gli manca nulla, è felice. Adora fare il comico e sa che riuscirà a sfondare, in quel mondo così affascinante ma anche combattivo.
Soprattutto perché al suo fianco c’è la sua meravigliosa fidanzata. Fidanzata forse non è il termine giusto perché lui l’ama, certo, però… diciamo che il per sempre gli fa un po’ paura. Un po’ tanta paura…
Quelle due parole lo tormentano, ma lui le chiude a chiave in un angolo della mente e non ci pensa.
Lei è perfetta, però non si vede nel week-end a girovagare per centri commerciali, poi le sveglie notturne per pappe e pannolini, il perenne nervosismo. No, tutto questo non fa davvero per lui. La loro storia prosegue per un po’, finché lei non gli dà un ultimatum: o si fa sul serio oppure è finita.
Ok, basta rompere con lei e ricominciare dall’inizio con un’altra, alla fine che sarà mai? O forse per Duffy è giunto, finalmente, il momento di crescere?

Mike Gayle ci dona uno spaccato della società moderna, la società che va di fretta ma che poi, tutto a un tratto, si paralizza, di fronte ai problemi e alle responsabilità.
Tutti noi crediamo di poter affrontare qualsiasi cosa, ma il più delle volte siamo superficiali e, quando arriva la resa dei conti, ecco che esce allo scoperto chi ha davvero le basi per affrontare le avversità e chi si ritroverà a fuggire o magari, peggio, addirittura rimarrà immobile in balia degli eventi.

Mister dammitempo è una storia frizzante che parla di un problema spinoso, una commedia dolceamara dedicata a chi crede ancora nell’amore ma anche e forse ancor di più a chi non trova più un motivo per aspettare che il sentimento motore del mondo giunga nelle sue giornate.
Da leggere per riflettere e per trovare, forse una nuova consapevolezza.
Una premessa che non sottovaluterei affatto.