Motel Santa Cruz
- Autore: Dario Pierri
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2023
Sulla bandella del libro Motel Santa Cruz (Brè edizioni, 2023) c’è scritto un noir violento come Pulp Fiction di Tarantino, che è comunque un film e ci sono momenti di stasi dove gli interpreti fanno un ballo che diventerà un must (i ballerini sono Uma Thurman e John Travolta, strepitosi).
In realtà, in questo noir di Dario Pierri la violenza sembra un gesto quotidiano, mentre uno come il personaggio del libro chiamato “il Cicogna” (perché si abbronza la testa, le gambe, le braccia mentre il petto rimane bianchissimo) forse una vita tranquilla e anonima non l’avrebbe buttata via, come ha fatto anni addietro.
Questo romanzo noir è senza speranze, senza buoni, senza gente senza pistola, senza casa (abitano in un motel o sembra che stiano sempre lì), senza un vero amore, senza figli, senza tregua. Gentaglia che vive facendo strozzinaggio, alla caccia di una valigetta che non si sa cosa contenga. Nel frattempo passano il tempo in locali di lap dance con ragazze piene di lividi per come pattinano su quelle aste, dove evitano lo sguardo di qualsiasi uomo, perché sono patetici, violenti e mammoni, che non cercano una donna perché temono il confronto. Ma si sentono sicuri con cameriere, spogliarelliste, con ragazze sbandate, che dormono in motel. Una spogliarellista di nome Camilla dice questo del suo lavoro:
"Conosce tutti i clienti. Tutti i miei uomini, li chiama.Il medico del centro, l’avvocato.della zona residenziale, il notaio del quartiere periferico. Sono diversi, ma si assomigliano tutti. Vogliono solo una cosa: Lei. L’importante è che resti sfumata. Col tempo ha capito di essere uno specchio, vedono in lei la madre padrona o la fidanzata bagascia. Tutte le donne della loro vita sono lei. Al giudice piacciono i collant, al politico le calze a rete. All’architetto il vestito da infermiera e all’imprenditore la violenza".
Le donne in questo noir devono difendersi da uomini violenti, che uccidono con estrema facilità. Intanto dal motel una ragazza coi lunghi capelli rossi ha rubato la valigetta. Quando Frank, detto Stecco, se ne accorge, capisce che il Cicogna è stato distratto nel controllare i nomi di chi entra e di chi esce. Se fosse stato un po’ più perspicace, il Cicogna avrebbe capito che la ragazza della valigia si è registrata col nome di Mata Hari. Con Frank, detto Stecco, non si può ragionare, odia le imprecisioni anche se lui sta sempre con uno stuzzicadenti in bocca che lascia ovunque. Anche se il Cicogna è di famiglia (conosce la moglie di Frank, Maria, rassegnata in una coppia dove il suo compito è cucinare, pulire, non fare domande), il prezzo da pagare per lui sarà salatissimo...
Ma il loro non è l’unico clan della zona: c’è Barbanera con i suoi uomini, che non hanno fare gli strozzini come primo "lavoro", ma spacciano droga e ne consumano parecchia tra loro. La ricerca della valigetta creerà scompiglio nelle bande del crimine...
Un romanzo spietato, violento in cui nessuno si salva. I personaggi sono ormai mostri assetati di soldi e alcuni assetati pure di droga. Al quasi trentenne Dario Pierri, che ha una buona tenuta di scrittura, coinvolgente, a tratti eccessivo, chiediamo per un mese e più di leggere solamente Jane Austen.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Motel Santa Cruz
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