Non aspettiamo l’Apocalisse di Padre Maurizio Patriciello con Marco Demarco

Morti senza senso. La Terra dei Fuochi, da anni discarica abusiva nel silenzio delle istituzioni, è divenuta nel corso degli anni, figurativamente parlando, una necropoli di anime innocenti con la sola colpa di fidarsi della propria terra, dei propri natali. Quella di questa terra è una bestemmia che Padre Maurizio Patriciello, parroco della parrocchia di San Paolo Apostolo in Caivano, alla periferia di Napoli, non ha voluto più sentir pronunciare.

Tutta ha inizio una sera, quando la puzza dei rifiuti tossici che da anni vengono versati nei campi coltivati arriva fino alla sua finestra. Da lì inizia una battaglia, che porterà il battagliero prete tra l’indifferenza e lo scetticismo delle Istituzioni e il clamore dei mass-media, perché, come dice lui stesso, non si può ignorare tutto questo, così come non si possono ignorare le cartoline del dolore, dove diverse coraggiosissime madri esprimono il loro composto e dignitoso dolore dinanzi all’obiettivo del fotografo Mauro Pagnano.

Ma il grido di dolore non si ferma con lo spegnersi dei riflettori.
Questo è il messaggio che il parroco vuole trasmettere nel libro edito da Rizzoli Editore intitolato “Non aspettiamo l’Apocalisse”, pregando chi di dovere di non mettere in soffitta la questione “Terra dei Fuochi”, ridando credito e dignità ad una terra, la Campania, sfruttata e umiliata ogni giorno da traffici loschi e nauseabondi. Non resiste Don Maurizio, cerca in ogni modo di non lasciare che la questione ricada nel dimenticatoio e arriva anche al Papa, il quale non rimane indifferente a questa rumorosa e pacifica protesta, chiedendo alle Istituzioni di intervenire, in quello che è stato, nel corso degli anni, un eccidio silenzioso, consumatosi nella più consapevole indifferenza.