Notte isterica
- Autore: Miran Bax
- Genere: Filosofia e Sociologia
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Morellini editore
- Anno di pubblicazione: 2024
Miran Bax è lo pseudonimo di Massimo Anania, nasce a Torino, e nel 2018 pubblica il romanzo Autostop per la notte che arriva in finale al premio “Prunola” e riceve una menzione d’onore a un altro concorso letterario.
Nel 2020 pubblica il romanzo Tutto l’amore che manca. E ora con la casa editrice Morellini pubblica un libro intitolato Notte isterica.
Un romanzo giallo che prende spunto da un fatto di cronaca agghiacciante avvenuto proprio a Torino alcuni anni orsono.
Notte isterica è la notte in cui scoppia un violento incendio nei campi rom alla periferia di Torino:
C’è ancora tutta la gente che urla Bruciamo tutto e anche Quartiere pulito. Altri ancora si stanno sgolando: Andate via bastardi. Pare di stare allo stadio con tutti ‘sti cori ma io non sono soddisfatto, non sono riuscito a vendicare mia sorella e tutto questo casino non è servito a niente. Quando mi avvicino al campo nomadi è tutta un’accozzaglia di urla, schiamazzi, sirene, lampeggianti, fuoco e fumo. Tanto fumo. Dappertutto. Vedo che la recinzione non ha retto ed è caduta sotto la spinta della folla che gli si è accalcata contro.
Ad assistere, attonita, allo scoppiare dell’incendio Debora, una ragazzina che dalla finestra di casa guarda fuori e vede uno spettacolo di sconvolgente bellezza:
Qualcuno aveva lanciato delle bombe incendiarie mentre altri appiccavano il fuoco e le fiamme andavano alte nel cielo e le sentivo scoppiettare. Il fumo era neo e denso e saliva gonfiandosi e mischiandosi alle nuvole. Era spaventoso.
Debora è una ragazzina che soffre di qualche turbe psichica, è insicura e ora ha paura. Ma forse per la prima volta nella sua vita, intravede uno spiraglio, che le è offerto da Steve. Lui è un ragazzo che viene dall’Albania, conosce bene cosa significa essere uno straniero in terra altrui, e la prende per mano e cerca di offrirle un nuovo tipo di vita, con cui condividere ed accettare la propria personalità.
Accanto a questi due personaggi ce ne sono altri: una è Mara, sedici anni, che si innamora di Giuseppe. Tra i due scoppia l’amore e il sesso diventa quasi naturale, è la prima volta, destinata a ricordarsi per sempre. Ma il fratello Giacomo non vede affatto bene l’amore tra i due, ed è più che mai deciso a farsi giustizia da sé. Ma da chi e da che cosa? Cosa farà Giacomo? E i due ragazzi che futuro di vita avranno?
La notte isterica è un libro avvincente e molto duro. Parla alla periferia della città, caratterizzata da molti problemi e da convivenze spesso difficili e ostiche:
“Da quella zona i prati e i campi si allungano fino alle montagne che se ne stanno ferme sullo sfondo e per nove mesi all’anno si perdono nella nebbia. Ma adesso la stanno riempiendo di palazzi, questa campagna, e ancora continueranno a costruirne e così la periferia è sempre più periferia, e alla fine le zone esterne delle grandi città si congiungono e non si capisce mai dove finisce il centro e dove comincia la periferia.”
L’autore è particolarmente abile nel costruire l’esistenza diversa di questi quattro giovani personaggi, ognuno di loro colto nel loro intimo sentire e vivere. E’ un lungo flusso di coscienza, narrato alternativamente da ognuno di loro che finisce per diventare un quadro perfetto della società italiana attuale. Una società gravata da mali atavici, spesso mai risolti, conflitti che trascina esistenze e persone. Una società che fatica a comprendere e a inserire nel proprio interno i diversi, gli stranieri, coloro che sono ai margini.
Una società destinata al fallimento e alla sofferenza, che non sa offrire margine di guarigione ai giovani, che sono il loro unico futuro, reso incerto e devastato all’interno. Dove il male, spesso, nasce dall’ignoranza e dalla non conoscenza:
Posso dire che quella sera è successo davvero un casino e io che non capisco niente di certe cose, quella sera ho pensato che anche se gli umani sono arrivati sulla luna sono ancora governati dagli stessi intenti che aveva l’uomo di Neanderthal migliaia di anni fa.
Colpisce il ritratto di solitudine di questi giovani, che non sono compresi né dai genitori, spesso occupati solo a lavorare, e a sopravvivere, né dai propri insegnanti, occupati a risolvere in fretta tutte le incombenze scolastiche; né dagli amici vicini e dai conoscenti. Il giovane è lasciato solo, così come lo è lo straniero, diverso e in quanto tale abbandonato e guardato con spregio, proprio per la sua intrinseca condizione sociale.
Il libro attinge a un fatto realmente avvenuto nel 2011 a Torino, ma è comunque un frutto di fantasia, di un autore, che dimostra di conoscere bene e intimamente le caratteristiche sociali attuali.
È il ritratto fedele e preciso di una società che ha ancora molto cammino da percorrere per giungere a una meta che vede tutti gli esseri umani compresi e accettati allo stesso modo.
La lettura è particolarmente indicata per chi ama confrontarsi su tematiche sociali attuali, quali il razzismo, l’accettazione dello straniero, e tanto altro.
Il romanzo è intriso di spessore narrativo, davanti al quale il lettore è costretto a prendere atto della realtà, e a restarne ammutolito e devastato. Un libro che insegna anche a riflettere, profondamente, e a cercare in qualche modo di mutare un presente che poco offre di buono.
Una lettura intrigante, e spesso spietata, ma ottimo quadro di lettura del mondo in cui viviamo. Per comprendere e sicuramente cercare di migliorare sempre di più. Complimenti all’autore per aver scritto e pensato un libro ricco di significati intimi ed intrinsechi, capaci di risvegliare le coscienze umane.
Notte isterica
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Un libro perfetto per...
Adatto a chi ama i romanzi sociologici e di periferia.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Notte isterica
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