Origin
- Autore: Dan Brown
- Genere: Fantascienza
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2017
Origin (Mondadori, 2017, trad. A. Raffo e R. Scarabelli), è l’ottavo romanzo della fortunata serie che ha come protagonista il professore di simbologia e iconologia delle religioni di Harvard, Robert Langdon. Dan Brown ci catapulta in Spagna, più precisamente a Barcellona, e ci offre un nuovo conflitto tra religione e scienza che ha come protagonista la tecnologia.
“Mentre andava da Ambra, ricordò il preambolo d’effetto che Edmond aveva fatto sul prato erboso del Guggenheim. «Questa sera cerchiamo di essere come i primi esploratori, coloro che si lasciarono tutto alle spalle e si misero in viaggio per attraversare oceani sconfinati… L’era della religione sta tramontando, e sta per sorgere l’era della scienza… Immaginate cosa accadrebbe se per miracolo scoprissimo le risposte alle grandi domande della vita.»”
Edmond Kirsch è un ex alunno di Langdon, genio dell’informatica e acerrimo nemico delle religioni. Continua a chiedersi come facciano gli umani, esseri dotati di grande intelletto, a poter affidarsi alle verità della chiesa. Nella sua lotta personale contro le religioni, che gli hanno sottratto molto più di quanto ci si potrebbe aspettare, profonde tutti i suoi sforzi, così da rispondere a due domande fondamentali per la razza umana: da dove veniamo? E dove andiamo?
La verità sembra essere sconvolgente, al punto da gettare nel panico i tre rappresentanti religiosi a cui Kirsch ha chiesto udienza e a cui ha confessato un’anteprima della sua scoperta.
“«Mi rendo conto che gli atti di terrorismo religioso sembrano imperdonabili», aveva proseguito la suora. «Ma può essere utile ricordare che per secoli la nostra religione ha intrapreso una guerra santa in nome di Dio. Abbiamo ucciso bambini e donne innocenti in nome delle nostre convinzioni. Per questo abbiamo dovuto chiedere perdono al mondo e a noi stessi. E, col tempo, siamo guariti.»
Poi si era messa a citare liberamente la Bibbia: «Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se non uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgigli anche l’altra. Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano».
Quella notte solo con il suo dolore, Ávila si era guardato allo specchio e vi aveva visto un estraneo. Le parole della suora non erano serviste ad alleviare il suo dolore. ‘Perdono? Porgere l’altra guancia? Sono stato testimone di malvagità per cui non esiste soluzione!’”
Luis Ávila è un ex ufficiale della marina spagnola, piombato nella più cupa disperazione in seguito ad un attentato religioso in cui ha perso la sua famiglia. Da qui ha inizio la sua discesa verso gli abissi più cupi, fatti di alcool e odio. A salvarlo sarà Marco, un palmariano, e la comunità che lo accoglie a braccia aperta, offrendogli un colpevole per il suo grande dolore. L’estremismo con cui abbraccerà la fede farà si che un essere misterioso, il Reggente, lo assoldi per un compito da cui avrà inizio la rocambolesca avventura di Langdon e Ambra Vidal, direttrice del museo Guggenheim e promessa sposa del principe di Spagna.
“Il successo è l’abilità di passare da un fallimento all’altro senza perdere l’entusiasmo, Winston Churchill.
«Ancora Churchill», disse Langdon indicando ad Ambra la scritta.
«La citazione preferita di Edmond», spiegò Winston. «Diceva che evidenzia il maggior punto di forza dei computer.»
«Dei computer?», ripeté Ambra.
«Sì, i computer non si arrendono mai. Io posso fallire miliardi di volte senza mai dare segnali di frustrazione. Mi butto sul mio miliardesimo tentativo di risolvere un problema con la stessa energia del primo. Gli esseri umani non ne sono capaci.»”
Alleato fondamentale della coppia sarà Winston, super computer e intelligenza artificiale a cui Edmond ha dedicato gli ultimi mesi. Numerosi sono i dilemmi che accompagnano la sua partecipazione. Quali sono le differenze tra esseri come Winston e l’uomo? Può la tecnologia prendere il sopravvento, e quali sarebbero le conseguenze? Winston mostra tratti di umanità, ma evidenzia come non siano insiti nella sua natura e come, invece, abbia tratto insegnamento dalla morale umana trovando risposte nel suo passato. L’uomo che crea nuove creature dovrà anche istruirle sul bene e il male. Come può farlo quando per lui stesso è ancora complesso scindere tra i due aspetti? Gli scienziati imputano tale difficoltà alla religione, che a sua volta individua nella mancanza di morale degli scienziati il vero punto di debolezza.
“«Demolire questa basilica» aveva continuato il re «significa fingere che la nostra storia non sia accaduta: un modo facile per consentirci di guardare allegramente avanti, dicendo a noi stessi che non ci sarà mai più ‘un altro Franco’. Ma è ovvio che potrà capitare ancora, e capiterà se non teniamo alta la guardia. Di sicuro saprai a memoria le parole del nostro connazionale Jorge Santayana…»
«Certo. ‘Coloro che non ricordano il passato sono condannati a ripeterlo’» aveva detto Julián, recitando l’aforisma immortale imparato alle elementari.
«Esatto. E la storia ha dimostrato ripetutamente che i pazzi continueranno a salire al potere, cavalcando ondate di nazionalismo e intolleranza, persino nei luoghi più impensabili.» Il re si era sporto verso il figlio, e la sua voce si era fatta ancora più carica di emozione. «Julián, presto siederai sul trono di questa straordinaria nazione, un paese in evoluzione che, come molti altri, ha sofferto periodi bui, ma è riemerso alla luce della democrazia, della tolleranza, dell’amore. Questa luce però si smorzerà se non la useremo per illuminare le menti delle nostre generazioni future.»”
Attraverso le parole del re Dan Brown sottolinea come nella natura umana l’errore sia sempre dietro l’angolo. Ci sono piccoli errori ed errori il cui impatto sulla vita ha effetti catastrofici. Non è possibile impedirsi qualsiasi sbaglio, ma imparare dal passato è un obbligo. Che diventi memoria di quanto non debba più ripetersi, che venga tramandato alle generazioni che non l’hanno vissuto di persona e per le quali potrebbe essere più difficile individuare l’impatto di quanto si nasconde dietro una serie di piccole azioni. Che il passato diventi insegnante e l’uomo studente provetto. Perché l’uomo può sorprendere, in positivo o negativo, e sta soltanto nelle decisioni che assumerà, nella forza con la quale le perseguirà la possibilità di creare un mondo migliore. È forse possibile trovare un punto di incontro tra il progresso scientifico e la ricerca di una morale comune, di un’eticità che la religione ha posto come proprio baluardo? È questo il quesito con il quale si conclude Origin.
Origin, è strato tradotto in 42 lingue e ha sollevato grande interesse tra i lettori, scalando rapidamente le classifiche mondiali. Lo stile inconfondibile di Dan Brown è una certezza per gli appassionati dei suoi romanzi, che potranno godere di un’avventura adrenalinica e delle bellezze dell’arte e dei luoghi di una moderna Barcellona.
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