Victor Hugo ci ha lasciato dei memorabili ritratti della città di Parigi, in particolare in due delle sue opere più note: "Notre dame de Paris" e "I miserabili".
"Notre Dame de Paris", scritto da un Victor Hugo non ancora trentenne, è sicuramente uno dei romanzi storici più noti della letteratura mondiale. L’autore restringe il campo alla Parigi medioevale della cosiddetta "Corte dei Miracoli" ovvero l’umanità che ruotava intorno alla cattedrale di Notre Dame (Nostra signora), gioiello architettonico di arte gotica ammirato ancora oggi e considerato patrimonio mondiale.
Le chiese per lungo tempo erano considerato territorio neutrale, quindi era naturale che vi gravitassero intorno o chiedessero ospitalità derelitti, fuorilegge in fuga o "outcast" cioè disadattati, non accettati dalla società del tempo. Hugo si sofferma capillarmente sulla cattedrale e in particolare nei punti più segreti del luogo sacro. E’ qui che vive il povero campanaro Quasimodo, essere deforme reietto e rifiutato da tutti, così come oggetto di pregiudizi e maldicenze è Esmeralda, una zingara, invisa solo perché appartenente a un’etnìa considerata diabolica.
"I Miserabili", ambientato in un’epoca quasi contemporanea al tempo della pubblicazione (il romanzo esce nel 1862 e tratta di un periodo temporale che va dal 1815 al 1833 con digressioni che vanno dalla rivoluzione napoleonica alla battaglia di Waterloo), descrive Parigi più ampiamente rispetto al romanzo giovanile su Quasimodo ed Esmeralda.
Se nella prima parte Hugo si sofferma su altri luoghi, Parigi è l’ambientazione d’elezione della seconda parte del romanzo. Il giardino del Lussemburgo, fondato da Maria de’ Medici, vede nascere il tenero sentimento trallo studente Marius e Cosette, nipote adottiva di Jean Valjean. La casa del nonno di Marius reazionario e codino è situata nella zona elegante della città, mentre la famiglia Thenardier, alla quale Fantine aveva affidato ignara la piccola Cosette, vive nella zona malfamata in una sorta di cloaca, condizione comune a molti che si avventuravano ad andare a vivere nella metropoli con la speranza di un futuro migliore. Non mancano le descrizioni dei grandi boulevards protagonisti degli scontri contro Luigi Filippo e un cenno importante alle fogne di Parigi, elevate ad assolute protagoniste da Eugène Sue nel suo "I misteri di Parigi".
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Parigi nei romanzi di Victor Hugo
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