Piacere di conoscerti. Capire i cani con le motivazioni di razza di Elena Garoni

Con l’arrivo della pandemia molte persone hanno comprato o hanno adottato un cane, anche perché portarlo a spasso era una delle poche eccezioni alle misure restrittive del provvedimento “Io resto a casa”. Il risultato è che ci si è costretti alla convivenza con un essere con cui non si è ancora instaurato un vero… dialogo. Loro hanno imparato a conoscere il nostro odore, le nostre abitudini, persino le nostre necessità affettive, mentre noi ci limitiamo solo a dargli da mangiare e a portarli a fare i bisogni ad orari prestabiliti.
Conosciamo le diverse razze e la loro storia? A quale delle grandi categorie di necessità appartengono? Semplificare la caccia, difendere il territorio, allontanare la solitudine, avere qualcuno da accudire? Sono le macro categorie scelte dalla stessa autrice, Elena Garoni, medico veterinario comportamentalista e Istruttrice Cinofila, nel libro Piacere di conoscerti. Capire i cani con le motivazioni di razza (TEA, 2019)

Da queste primordiali necessità, l’uomo – sempre lui! – attraverso gli incroci tra specie diverse e varianti genetiche prodotte artificialmente, ha generato lo scenario attuale: circa quattrocento razze riconosciute ufficialmente dalla Federazione Cinologica Internazionale (FCI) e chissà quante ancora in lista d’attesa.
Il fatto è, spiega l’autrice, che nella stragrande maggioranza dei casi si sceglie un cane per l’aspetto estetico senza preoccuparsi del suo DNA, che è poi quello che incide maggiormente sui desideri, sui bisogni, sul comportamento anche degli animali.
Prima di portarsi a casa un cane, bisognerebbe prima fare un test di… affinità di coppia, per evitare delusioni e frustrazioni (a noi, ma pure a lui).

Mi sento quindi di consigliare questo libro anche come un antidoto al randagismo, come uno “svuota-canili” e un aiuto a coloro che tentano di piazzare sui social una cucciolata.
Prima di fare una scelta, meglio conoscere l’”etogramma” del cane, ovvero, i comportamenti comuni a tutti gli individui di quella specie. Che è un po’ come capire in che lingua parlano, che cosa desiderano, quali sono le loro competenze emotive. Ciò non toglie che ogni cane abbia la sua personalità (non è lapsus: è termine usato ormai anche dalla comunità scientifica) e quindi un suo modo di fare esperienza. Libertà non vuol dire fuga. Autonomia non significa abbandono.
La lettura di Piacere di conoscerti, in definitiva, è consigliata a tutti coloro che hanno un cane, o meditano di averlo, per il proprio bene, ma soprattutto per il bene del nostro amico più fedele.